La cantautrice australiana Julia Jacklin annuncia l’uscita del nuovo album CRUSHING per il 22 febbraio via Transgressive Records.
Per celebrare l’annuncio, Jackie condivide il nuovo singolo Head Alone, aguzzo ed elettrificante inno del rifiuto: “I don’t want to be touched all the time / I raised my body up to be mine”.
Parlando della canzone, Jackie dice: “Ho
scritto la maggior parte di Head Alone in tour, cantandola a me stessa,
mentre guardavo fuori dal finestrino durante gli infiniti viaggi in
auto. Non è una canzone che nasce da un’esperienza singolare. Viene da
due anni di sensazione che lo spazio intorno a me si restringeva al
punto in cui non riuscivo nemmeno a sollevare le braccia. Questa canzone
sono io che alzo le braccia e corro in uno spazio aperto. Un piccolo
appello a coloro che mi circondano di lasciarmi spazio, e una canzone
per ricordare a me stessa che va bene rafforzare i confini, le persone
buone ascolteranno, si adatteranno e continueranno ad amarti.”
Il
secondo full-length di Julia Jackin racchiude in sé ogni possibile
significato della parola che ad esso dà il titolo: “Crushing”. È un
album pieno di intensità, una storia di cuori spezzati e infatuazioni. E
con la sua narrazione centrata su corpi e confini incrociati e
soffocante vicinanza, “Crushing” rivela come la nostra esperienza fisica
del mondo modella e talvolta distorce la nostra vita interiore. Dopo
“Don’t Let The Kids Win”, l’acclamato debutto del 2016, “Crushing”
dimostra che Jackie sa riconoscere ciò che da lei ci si attende, e
rifiutare poi con grazia quelle aspettative. Di conseguenza, il disco
invita ad autoesaminarsi e a prendere in considerazione un possibile
spostamento del modo in cui chi ascolta osserva il mondo.
“Mi piace molto questo album,” dice Jackie. “Ci
ho lavorato molto duramente e provo piacere nell’ascoltarlo. Di solito
non è quello che sento dopo aver fatto qualcosa. Finalmente sono
arrivato ad accettarlo, fare dischi significa catturare un tempo; chi
sono io in quel tempo, che cosa ho bisogno di dire e qual è il modo
migliore per dirlo, con il minimo necessario dei fronzoli di studio.
Perciò sono davvero felice di ‘Crushing’. È stato difficile ideare la
copertina, sembrava che non riuscissi a trovare l’immagine che
rappresentasse questa musica nel modo giusto. Stranamente, le scadenze
brevi mi rendono più creativa. Ero in tour negli States col mio migliore
amico Nick Mckk, che ha scattato molte foto. Abbandonammo l’autostrada
in Pennsylvania e trovammo una cittadina di nome Krumsville. C’era un
negozio di antiquariato con un proprietario molto simpatico che ci ha
lasciato curiosare ovunque. Ho preso il maglione fatto il giorno prima a
New York City, lo stesso giorno in cui ho deciso il titolo dell’album.
Penso che funzioni.”
Prodotto
da Burke Reid (Courtney Barnett, Liam Finn) e registrato ai Grove
Studios, “Crushing” è la sobria sfida di Julia a uno sfondo sonoro
grezzo ma luminoso. “In tutte le canzoni si può sentire ogni suono di
ogni singolo strumento; potete sentirmi respirare. Per me è molto
importante che possiate ascoltare tutto per tutto il disco, senza nessun
trucchetto da studio.”
“Crushing”
scorre con una facilità che riecheggia la ritrovata fiducia in sé
stessa della Jacklin come artista. “Nel primo album ero molto nervosa e
quasi non riuscivo a vedermi come musicista, ma dopo essere stata in
tour per due anni, ho avuto la sensazione di meritare di essere in
quello spazio,” dice. In tutto il disco, quel senso di fiducia si
manifesta in uno dei suoi elementi essenziali: la forza accattivante dei
testi. Non solo prova della sua ingenuità e della sua generosità
artistica, la specificità intransigente dell’autrice e la sua
imprevedibilità fraseologica scaturiscono da un totale autocontrollo del
processo di scrittura.
Blackswan, martedì 13/11/2018
Blackswan, martedì 13/11/2018
2 commenti:
Mi piace. E' ormai difficile distinguersi dal resto della musica che si ascolta ai giorni d'oggi..Lei ci riesce.
@ Mr.Hyde: Niente male, ha davvero un bel timbro di voce e questa canzone coglie nel segno.
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