Da
quattro individualità, con trascorsi musicali ben distinti ma anche
storie che si sovrappongono, un nuovo capitolo inizia con Piroshka e
l’intenso album di debutto Brickbat. I quattro membri della
band sono l’ex cantante e chitarrista dei Lush, Miki Berenyi, l’ex
chitarrista dei Moose, KJ “Moose” McKillop, il bassista dei Modern
English, Mick Conroy, e l’ex batterista degli Elastica, Justin Welch.
Da pochi giorni è disponibile la prima traccia estratta dall’album “Everlastingly Yours”.
Pensate a Brickbat come a un lupo travestito da pecora, il che calza perfettamente col nome Piroshka, la versione ungherese di Cappuccetto Rosso.
Le
relazioni tra i membri del gruppo sono un albero genealogico piuttosto
intricato. Prima di convivere e farsi una famiglia, Miki e Moose erano
figura di primaria importanza della scena shoegaze, mentre gli Elastica
gravitavano nel britpop. Dopo che i pionieri del post-punk Modern
English si sciolsero per la seconda volta, Mick entrò nei Moose mentre
Justin si unì ai neoriformati Lush nel 2015. E quando i Lush ebbero
bisogno di un bassista per quello che poi fu il loro ultimo concerto (a
Manchester) nel novembre del 2016, arrivò Mick.
Furono
le prove per quel concerto di Manchester a gettare le basi per i
Piroshka. “Suonavamo alla grande!” dice Justin. “Come una vera punk
band. Mick porta una grande quantità di entusiasmo e anima le prove, e
così ho pensato: questo è il tipo di band in cui voglio stare.” Anche
Mick è d’accordo. “Ho visto i Lush moltissime volte, era come suonare
con dei vecchi amici. Anche Miki si divertiva un sacco. E con Moose
disponibile, abbiamo pensato: proviamoci, vediamo cosa succede!”
Benché Brickbat
inizi con uno stridore di feedback, l’album è ben lungi dall’essere
punk, intriso tanto di sublime delicatezza quanto di forza fisica, con
le chitarre in primo piano ma anche infiorescenze elettroniche ovunque.
Combinate, esse guidano le bombe melodiche tipiche del songwriting di
Miki. Ma non era scontato che lei si unisse alla band. In seguito
all’inaspettato suicidio di Chris Acland, batterista dei Lush, nel 1997,
i compagni della band rimasero scioccati e non se la sentivano di
continuare. Miki, in particolare, dovette “allontanarsi completamente
dalla musica. Il cancello per me si chiuse”.
I
testi forti e diretti sono lontani anni luce dai Lush, e attingono
all’attuale paura e avversione che si trovano nel cuore della società e
della politica, a volte viste attraverso il prisma ansioso della
genitorialità, brutalmente onesti.
Simon
Raymonde di Bella Union è stato uno dei primi ad ascoltare i demo e ha
immediatamente proposto un contratto alla band, intrecciando
ulteriormente l’albero genealogico dei Piroshka – il suo ex compagno di
band Robin Guthrie (dei Cocteau Twins) produsse l’album di debutto dei
Lush, mentre uno dei compagni della sua attuale band, Richie Thomas (nei
Lost Horizons) è un ex membro dei Moose.
Dall’intro di feedback al meraviglioso sogno di “She’s Unreal”, che chiude il disco, Brickbat è una prova di incredibile talento.
Blackswan, giovedì 08/11/2018
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