Ultimamente non so cosa sia peggio. Se il
"solenne" video del sempiterno Silvietto in cui celebra il ritorno
(ahi noi) con tanto di frecce tricolori e vedute aeree di Roma o l'intervista
del senatore di Scandicci al Corriere della Sera nella quale si intesta il
merito di avere fatto esplodere i 5 Stelle. E non so neppure se sia peggio
assistere impotenti alla presenza debordante dell'altro Matteo, il Ferragnez
della politica italiana. Lo vedi ovunque. Forse il dio Po lo avra' dotato del
dono dell'ubiquitas. Fatto sta che non se ne perde una, neppure la sagra della
seppia di Pinarella di Cervia, magari. A quanto pare, il prezzemolino Matteo
presenzierà al Congresso mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona il prossimo
29 marzo. Un consesso che raccoglierà attivisti ultra cattolici e moralisti di
ogni ordine e grado, stile Mario Adinolfi per intenderci, che inneggerà contro
gay, famiglie arcobaleno, divorziati e abortisti. Il nostro vicepremier ci sarà
e ci mancherebbe altro. Lui che è pure un divorziato. Ma sono dettagli e non
voglio certo scadere nel bigottismo. Alla lista di questi orrori si aggiunge il
Presidente del Parlamento europeo, il forzista Antonio Tajani. A volte, la
nostalgia è proprio canaglia: fino a quando Mussolini non ha dichiarato guerra
al mondo intero seguendo Hitler e fino a quando non si è fatto promotore delle
leggi razziali, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel
nostro Paese. Questo è il Tajani-pensiero. Ma il podio del peggio se lo
aggiudica ancora lui: Silvietto. In una recente visita a Mataponto in occasione
delle prossime elezioni regionali in Basilicata, a proposito della fiducia
degli italiani nell'attuale esecutivo, dichiara: "Italiani, guardatevi
nello specchio e domandatevi: 'Sono un coglione o una persona intelligente?
Risposta: sei un coglione' ". "Vecchio puffo senza
contegno e senza misura", ribatte Beppe Grillo. E la chiamano ancora
politica.
Cleopatra, lunedì 18/03/2019
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