Rosa Maria
Dell'Aria ha 63 anni e da quaranta svolge l'attività di insegnante di italiano
all'istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo. Fino a qualche tempo
fa era una docente come tante, una cittadina italiana che svolge con passione
il proprio mestiere, senonche' l'ufficio scolastico provinciale decide di
sospenderla per due settimane sanzionandola con il dimezzamento dello
stipendio. Il motivo? Secondo certi "soloni" la professoressa avrebbe
omesso di vigilare su una attività didattica presentata in classe dai propri
studenti di 14 anni in occasione della Giornata della Memoria. Il video
incriminato, realizzato dalla scolaresca, accostava le leggi razziali fasciste
approvate nel 1938 al decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo
Salvini. Apriti cielo: al segnale degli organi scolastici provinciali si è
scatenato l'inferno. "Se è accaduto realmente, andrebbe cacciato con
ignominia un prof del genere e interdetto a vita dall'insegnamento. Già
avvisato chi di dovere" precisa con puntiglio la sottosegretaria
leghista ai Beni culturali Lucia Borgonzoni. Interviene, come da prassi, il
ministro degli Interni e Dintorni: "Non so chi sia stato a proporre, a
controllare, a ordinare, a suggerire, però che qualcuno equipari il ministro
dell'Interno, che può stare simpatico o antipatico, a Mussolini o addirittura a
Hitler, mi sembra assolutamente demenziale". Per dovere di
cronaca, aggiungo che la Digos (nientemeno!) si è recata presso la scuola dove
insegna la "reietta" per verificare l'accaduto con il preside e i
professori. Fantascienza, roba da Corea del Nord potrebbe pensare qualcuno.
Eppure è accaduto in Italia e accadrà ancora se il libero pensiero verrà
percepito come un pericolo e non come un'occasione di crescita. Comunque la si
pensi sui fatti, si impone una riflessione: impedire di avere un'opinione
contraria all'indirizzo adottato da un governo, veicola un messaggio di
intolleranza e di repressione della libertà altrui. In un clima di profonde
mutazioni sociali come quello che stiamo vivendo, la progressiva disaffezione
verso i valori essenziali come la dignità umana, la solidarietà, il rispetto
delle regole e dei diritti deve essere arginata con l'impegno civile e la
partecipazione di tutti "restando umani".
Cleopatra, lunedì 20/05/2019
2 commenti:
stiamo dimentivando l'umanità
Ormai la polizia entra nelle case della gente per far rimuovere gli striscioni.
Ho detto tutto, no?
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