Fino a
qualche tempo fa non era chiaro cosa volesse fare da grande Alessandro Di
Battista. Se il poliziotto cattivo del Movimento 5 Stelle, oppure il grillo
parlante dopo il passo di lato del fondatore Beppe o semplicemente un battitore
libero. Fatto sta che dopo un anno sabbatico con scenari di una vita alla Easy
Rider, il tenace e sanguigno Dibba ritorna in Italia con il coltello tra i denti
e un libro dal titolo che è tutto un programma. Il "fratello" di
Luigi da politicamente scorretto non risparmia nessuno.
Neppure i propri
compagni di partito che definisce senza mezzi termini "burocrati rinchiusi
18 ore al giorno nei ministeri". Dagli incastri a coda di rondine imparati
da apprendista falegname a quelli politici, il passo per Dibba e' breve. Ironia
a parte, per i 5 Stelle e' arrivata l'ora più buia. Dopo gli insuccessi
elettorali e la sonora bastonata alle Europee, per il Movimento si profila un
futuro incerto e più che mai complicato.
Con un Di Maio contestato all'interno,
succube di un vicepremier sempre più Premier e alle prese con un'alleanza
ingombrante con una Lega pigliatutto, Di Battista potrebbe essere un jolly da
calare sul tavolo al momento opportuno. Resta da capire con quale ruolo e a
quali condizioni. E se questo non è un "Luigi stai sereno", poco ci
manca.
Cleopatra,
lunedì 24/06/2019
Nessun commento:
Posta un commento