lunedì 30 dicembre 2019

HOME - DEPECHE MODE (Mute Records, 1997)




Quando il 15 aprile del 1997 esce Ultra, nono disco della discografia dei Depeche Mode, la band è stata a un passo dallo scioglimento. Meglio: dall’implosione. Il tastierista Alan Wilder se ne va, sbattendo la porta, e il colpo mina non poco i già fragili equilibri tra i membri della band.
La situazione che preoccupa di più è quella di Dave Gahan, in preda a una tossicodipendenza feroce, che gli impedisce di partecipare stabilmente alle sessioni di registrazione e di suonare dal vivo (Ultra non avrà un tour promozionale). Non solo: Gahan rischia di finire all’altro mondo per un’overdose di speedball (un mix di cocaina ed eroina), che lo porta alla morte clinica per tre minuti, prima di venire miracolosamente rianimato.
Non è però l’unica ad avere problemi di dipendenza, perché la mente pensante del gruppo, Martin Gore, da anni intrattiene un rapporto strettissimo con la bottiglia per combattere ripetuti attacchi di panico, tanto da non poter fare a meno di bere prima di salire sul palco.
Alla luce di questa situazione estremamente delicata, Ultra rappresenta, pertanto, una vera e proprio ripartenza, una sorta di disco della rinascita, l’album che segna il passaggio a una seconda parte di carriera, che lascia alle spalle il peggio e che guarda al futuro, rielaborando un lungo periodo di sofferenze e incertezze e rinnovando il suono, che assume sfumature virate decisamente verso il trip hop. Non un disco ispiratissimo, forse, ma considerati tutti i problemi che hanno segnato gli ultimi anni della band, decisamente un buon lavoro, caratterizzato peraltro da alcune ottime canzoni.
Home fu il terzo singolo tratto dal disco, un brano che, nelle intenzioni del gruppo, simboleggiava lo sprone per un ritorno alla normalità e che, strano a dirsi, non ebbe un grande riscontro di vendite in patria (arrivò solo alla ventitreesima piazza delle charts britanniche), mentre, invece, raggiunse un inaspettato successo commerciale proprio in Italia, dove conquistò il primo posto delle classifiche nazionali.
Scritta e cantata da Martin Gore e attraversata da un profondo senso di inquietudine e malinconia, Home parla di salvezza e riabilitazione, è il ringraziamento di un uomo che ha vinto la disperazione e ha ritrovato la strada di casa, uscendo dall’incubo della dipendenza (“E ti ringrazio per avermi portato qui, per avermi mostrato casa, per aver cantato queste lacrime, alla fine ho capito…”). Una canzone che parla dell’esperienza di Gore con l’alcolismo, certo, ma che ben si adatta anche alla situazione di Gahan, che proprio in quel momento sta combattendo una battaglia durissima per disintossicarsi dalle droghe.





Blackswan, martedì 30/12/2019

5 commenti:

Guchi chan ha detto...

Eh, me lo ricordo quel momento di crisi. Per combinazione avevo da poco iniziato a frequentare un forum di fans dei Depeche Mode quando Dave Gaham andò in overdose, ti lascio immaginare lo sconcerto e la preoccupazione generale. Ti confesso però che per quanto adori questo gruppo, Home è una di quelle canzoni che non mi hanno preso più di tanto anche se ne apprezzo il significato.

Blackswan ha detto...

@ GUCHI CHAN: Io la amo molto. Ma, a prescindere dal gusto personale, è una canzone che rappresenta molto bene un periodo particolare nella storia della band. Tra l'altro, lo stesso Ultra, è un disco abbastanza divisivo tra i fan. Un augurio di buona fine e buon inizio :)

Unknown ha detto...

Per me dopo Violator e Devotion è il loro album migliore,senza nulla togliere ai successivi!

Unknown ha detto...

Ultra sarebbe potuto essere meglio di violator ma erano troppo cotti è gia' tanto che lo abbiano finito dave ci ha messo quasi un anno a inciderlo, aveva quasi perso la voce, ci sono canzoni ecezzionali home appunto i'ts no good useless barrel of a gun sister of the nigth .
Arrangiate e cantate meglio dei capolavori.

Marco Nero ha detto...

Adoro i Depeche da quando sono ragazzino e in Home ho ritrovato la mia situazione da giovane quanto da adulto. Adoro Martin Gore, e credo che i suoi testi siano essenziali per il gruppo.

E' un bellissimo trivia quello da te postato, ti ringrazio, non sapevo diverse cose