Quando
a Liverpool, nel 1990, i fratelli Cavanagh (Vincent e Daniel, a cui si
aggiungerà di lì a poco anche il terzo fratello, Jaime) fondano gli
Anathema non avrebbero mai pensato che il loro iniziale progetto si
sarebbe trasformato, in pochi anni, in qualcosa di diametralmente
opposto a quello che avevano in mente.
I
tre ragazzi, infatti, iniziano a suonare metal e pure nella sua veste
più estrema di death doom metal: cantato growl, ritmi elefantiaci,
atmosfere catacombali. Il suono, tuttavia, lentamente evolve, e quando
il cantante Darren White, poco incline al cambiamento artistico già in
atto, molla baracca e burattini, gli Anathema pubblicano The Silent Enigma
(1995), un album più complesso negli arrangiamenti e più virato verso
un alternative rock dall’umore crepuscolare; un suono, questo, che sarà
ulteriormente sviluppato nel successivo Eternity (1996), uno dei dischi più riusciti del nuovo corso. E’ però con Alternative 4
del 1998 che la proposta musicale della band trova una struttura
definitiva: di metal non c’è nemmeno l’ombra e le atmosfere, per quanto
crepuscolari, si fanno decisamente più melodiche e raffinate.
Alternative 4
è un disco cupo, depresso e ricco negli arrangiamenti, che guarda
soprattutto alla lezione malinconica dei coevi Radiohead (i quali,
l’anno prima, hanno pubblicato l’epocale Ok Computer).
Fragile Dreams,
seconda traccia in scaletta, si può annoverare fra le più belle
composizioni della band ed è senza ombra di dubbio un vero e proprio
cavallo di battaglia degli Anathema, il brano che anche oggi tutti si
aspettano di ascoltare ai loro concerti. L’inizio dolcissimo, che evoca
atmosfere quasi celtiche, evapora in un crescendo di chitarre al vento
pervase da una malinconia al contempo struggente ed epica. Nel
tristissimo arpeggio centrale i sogni, fragili per loro stessa natura,
evaporano nell’amara consapevolezza di un amore che sta finendo (Maybe I always knew my fragile dreams would be broken…for you).
La canzone, successivamente, troverà una veste tutta nuova nello splendido Hindsight
del 2008, in cui gli Anathema rileggono in acustico tutti i loro
maggiori successi. In questo caso, lo struggimento è addirittura
raddoppiato.
Blackswan, venerdì 10/01/2020
2 commenti:
Meraviglia! Ciaoooo
@ Arianna: ciao e buon anno!
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