mercoledì 29 gennaio 2020

JO NESBO - IL COLTELLO (Einaudi, 2020)

Harry Hole è di nuovo a terra. Ha ricominciato a bere, e da quando Rakel lo ha cacciato di casa abita in un buco a Sofies gate. Nell’appartamento ci sono soltanto un divano letto e bottiglie di whisky sparse ovunque. Ma Harry non è mai abbastanza sobrio da curarsene. La maledetta domenica in cui si sveglia da una sbornia colossale, non ha il minimo ricordo di cosa sia successo la notte precedente. Quel che è certo, però, è che ha le mani e i vestiti coperti di sangue. Forse, si convince, è diventato davvero un mostro.

Jo Nesbo non sbaglia un colpo, soprattutto quando protagonista dei suoi romanzi è Harry Hole, il poliziotto schivo, tenebroso, alcolizzato e acutissimo che, ne Il Coltello, si trova alle prese con la sua indagine più difficile. Questa volta, però, Nesbo si è addirittura superato, e non è un caso che i fan dello scrittore norvegese abbiamo indicato il nuovo romanzo come il più bello dei dodici finora pubblicati.
In primo luogo, è il livello di scrittura che cresce di libro in libro: una prosa che si mantiene formalmente asciutta, ma che si fa ogni volta più stratificata, che non si limita a narrare con efficacia una storia palpitante, ma che, soprattutto, scava in profondità nei personaggi, ne scandaglia l’anima, con una tale arguzia da porsi ben al di sopra gli standard di genere.
Non solo. Nesbo, ne Il Coltello, alza l’asticella della tensione ai limiti del parossismo. C’è un fatto eclatante che apre il romanzo, qualcosa che nessuno dei fan di Hole avrebbe mai voluto leggere. Una svolta decisiva nella vita di uno dei detective più amati al mondo, che dà l’abbrivio a una vicenda tesa, inquietante e dolorosissima, in cui tutte le certezze, quelle del lettore e quelle del protagonista, sembrano venire meno, aprendo scenari inimmaginabili.
Così parte un’indagine, in cui tutto può sembrare ciò che in realtà non è, un’indagine in cui Nesbo semina fragili indizi per indurre il lettore a comprendere quello che mai si sarebbe aspettato, e nel contempo, lo svia dalla verità, suggerendogli di battere altre piste, tutte plausibili, di sondare ipotesi, di valutare opzioni, spingendolo in una sciarada all’apparenza inestricabile.
Alla fine, tutti i nodi verranno al pettine, ma non sarà un percorso facile, perché Nesbo dissemina il romanzo di trappole, di specchi per le allodole, inducendo il lettore a dubitare di tutto e di tutti.
Il ritmo, forse, è leggermente più lento che in altri romanzi, ma la trama de Il Coltello si presenta più avvincente che mai, grazie all’intreccio di due storie che viaggiano in parallelo, ma continuano a incrociarsi, fino alla sovrapposizione finale, e a meccanismi narrativi dagli ingranaggi perfettamente oliati.
Il romanzo, ovviamente, può essere letto anche separatamente dagli undici che lo hanno preceduto, ma aver seguito fin dall’inizio le avventure di Harry Hole, produce una partecipazione emotiva di ben altro livello. Imperdibile!

Blackswan, mercoledì 29/01/2020


2 commenti:

James Ford ha detto...

Non uno dei migliori della saga di Hole, ma un paio di passaggi sono da brividi, e nel complesso mi ha colpito dritto al cuore. Come una coltellata, direi.

Blackswan ha detto...

@James Ford: Vero, uno dei migliori in asoluto. Nesbo resta una certezza.