lunedì 25 maggio 2020

IL MEGLIO DEL PEGGIO



Siamo entrati ufficialmente nella fase 2, quella del “fase” come vi pare. Per dirla tutta, doveva essere (o meglio, avrebbe dovuto essere) un timido passaggio da una restrizione a una ripresa della normalità, pardon, di una nuova normalità. E come sempre, gli insofferenti alle regole danno il meglio di se’. Nuova normalità non equivale a un chissenefrega. E non mi riferisco solo agli adolescenti (non tutti) che sfidano la sorte, ma anche a una consistente platea di cosiddetti adulti che, aperte le gabbie, si buttano a mo’di pecore matte affollando bar, bistrot o che sgomitano nei dedali di stradine dell’alto bergamasco per lo shopping compulsivo. 
Tutti, o quasi, rigorosamente con la mascherina sotto il mento o sotto il naso, come detta la moda del momento, alla faccia del virus che circola indisturbato e che non ha ancora smontato le tende. E questi deficienti, spesso, beneficiano di una sorta di ammenda da parte di certi psicologi dell’ultima ora che derubricano il fenomeno di questa socialità disordinata a una comprensibile reazione umana. Certo, politicamente parlando, si è passati dalla rigorosità al fate un po’ come vi pare. 
Del resto, il profitto prevale sul diritto alla salute come è successo per l’ex Ilva di Taranto. Ma quella è un’altra dolorosa storia di cui un paese civile dovrebbe vergognarsi. Ora, spetta alla responsabilità del singolo dare prova di maturità. Grande concetto, belle parole. Specie quando assisti interdetto a imbarazzanti risse in Parlamento da parte di onorevoli dal temperamento, per così dire, sanguigno. Tutti rigorosamente con mascherina abbassata o senza. Anche questa è socialità disordinata?
Cleopatra, lunedì 25/05/2020




1 commento:

stefanover ha detto...

Non mi stupisco più della pochezza dell essere cosiddetto umano, adesso il concetto di fatalità circola come un mantra. Giusto per potersene lavare le mani al momento opportuno. Povero pianeta morente.