lunedì 7 dicembre 2020

IL MEGLIO DEL PEGGIO

 



Nessuno pensa a fare i cenoni o veglioni di 500 persone, gli italiani non sono matti, ma almeno fargli passare qualche ora di serenità con la propria famiglia...Spero che non rubino il Natale ai bambini, io spero in un Natale in famiglia, coi figli, la mamma, il papà, con i nonni...No a un Natale su Skype”.

Insomma Salvini o è di coccio o ci prende tutti per dei grulli. Le raccomandazioni, i divieti previsti dall’ultimo Dpcm per il Capitano sono come l’equivalente di una sorsata di gazzosa. In pratica, contravvenendo alle più elementari norme di buon senso, Salvini ci sta invitando a contagiarci allegramente in famiglia tra un piatto di tortellini in brodo e una fetta di panettone, in totale spregio ai contagi e alle vittime che ormai fanno impallidire solo a sentirne il numero. 

Non saprei se si possa parlare di strategia comunicativa tanto per denigrare il governo in carica, o di vera e propria pochezza umana. Il risultato è fuorviare la gente con messaggi distonici e contraddittori. Salvini e i suoi simili dimostrano non solo di non capire una beata cippa del pericolo che incombe sulle nostre teste ma di minimizzarne puntualmente gli effetti. Del resto, è anche il senso della misura che fa la differenza tra un leader e un arruffapopoli. E non sto a precisare a quale categoria appartenga il capo dell’opposizione. E dunque, il Natale festeggiamolo davvero in modo diverso: scriviamo tutti una letterina a Babbo Natale per chiedergli di liberarci dal Covid e di portarsi via Salvini in Lapponia con la slitta. Chissà, magari ci accontenta.

Cleopatra, lunedì 07/12/2020

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