Le canzoni, talvolta, hanno il potere di salvare la vita. Lo fanno inconsapevolmente, arrivando proprio in quel momento in cui tutto sembra perduto, la disperazione sta prendendo il sopravvento, e pensieri, cupi e minacciosi, affollano la mente. E’ il potere taumaturgico della musica, quel pungolo emotivo che talvolta fa piangere e commuovere, altre divertire, altre ancora regalare una serenità e una speranza che sembrano irraggiungibili chimere.
Alcune canzoni, poi, nascono proprio con quell’intento, tendono consapevolmente la mano all’ascoltatore, lanciano un salvagente quando l’acqua arriva fino al collo e rischiamo di annegare. E’ il caso di Lonely People, secondo singolo tratto da Holyday, album degli America, datato 1974.
Una canzone che suona come una sorta di Don’t Give Up (Peter Gabriel) vestita, però, di tenui colori pop e west coast. Non profonda come il citato brano di Gabriel, ma semplice e diretta, ed esplicita come non mai nei suoi intenti consolatori. Ascoltarla è come ricevere una carezza affettuosa o un caloroso abbraccio, è come sentire sussurrare nelle orecchie morbide parole di conforto e d’incoraggiamento. La chitarra acustica, un bel giro di basso, il piano, l'armonica e l’intreccio suadente delle voci sviluppano due minuti di melodia dolcissima, il cui unico intento è quello di donare speranza a chi l’ascolta.
Una canzone che si rivolge alle persone sole, a quelle che soffrono, a coloro, per citare Maupassant, che vivono “un’esistenza tetra e senza più attesa”. Le liriche invitano a non mollare, perché c’è ancora tempo per la felicità: “This is for all the lonely people, Thinkin' that life has passed them by, Don't give up until you drink from the silver cup And ride that highway in the sky”. Questa canzone è per tutte le persone sole che pensano che la vita sia ormai finita. Non è vero, non mollate, c’è ancora tempo per poter bere nella Silver Cup (l’amore degli altri), ancora tempo prima dell’ultimo viaggio (Highway In The Sky).
E poi: “This is for all the single people, Thinkin' that love has left them dry, Don't give up until you drink from the silver cup, You never know until you try”. La canzone, quindi, si rivolge anche a tutte quelle persone che ancora non hanno trovato il grande amore della loro vita: anche in questo caso, le parole invitano alla speranza, a non darsi per vinti, a cercare là fuori, la propria anima gemella, e vengono ribadite anche dalla strofa che chiude la canzone con l’incoraggiamento “Never take you down or never give you up, Never know until you try” .
Il brano fu scritto da Dan Peek e dalla di lui moglie, Catherine, in risposta a Eleanor Rigby dei Beatles. Dan ricorda di essere rimasto sconvolto dall’ascolto del verso iniziale della canzone scritta da Paul McCartney (Look at all the lonely people) e di aver fatto fatica a rielaborare quella storia disperata, che rifletteva una moltitudine di umanità perduta, che stava affogando nel grigio dell’oblio. L’intento di Peek fu proprio quello di scrivere un brano che trasformasse il dolore delle persone sole in ottimismo, in un’esortazione a credere sempre nella bellezza della vita.
Quando Peek lasciò gli America, Lonely People divenne un cavallo di battaglia dei suoi concerti anche se, col tempo, ne cambiò il testo, che vide nuova luce nel 1986, in una versione intrisa di misticismo cristiano, grazie al verso “And give your heart to Jesus Christ” che andò a sostituire “You never know until you try”.
Peek ci ha lasciati nel 2011. Lonely People fu la sua unica canzone a entrare nella top ten di Billboard.
Blackswan, martedì 25/05/2021
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