I Placebo annunciano finalmente i dettagli dell’attesissimo nuovo album. A nove anni dalla pubblicazione dell’ultimo lavoro Loud Like Love, arriva il 25 marzo 2022 l’ottavo album in studio della band intitolato Never Let Me Go.
Lo scorso settembre i Placebo hanno rotto un lungo silenzio pubblicando “Beautiful James”
il loro primo singolo in cinque anni, nonché la prima anticipazione
dell’ottavo album. Un brano allegro e celebrativo, ricco di rabbia nei
confronti di quelle fazioni ignoranti che hanno ormai distrutto la
conversazione moderna. Questo il commento di Brian Molko: “Se il brano
irriterà i conservatori, allora va bene così”.
Veri maestri nel rappresentare la condizione umana, il loro modo unico di analizzarne al contempo la bellezza e le imperfezioni ha trovato terreno fertile nel 2021. Mentre ci avviamo verso la fine della pandemia ci ritroviamo davanti paesaggi colmi di insofferenza, divisioni, una saturazione tecnologica e un’imminente catastrofe ecologica. E il messaggio e la voce dei Placebo suonano oggi più attuali e appropriati di sempre. In “Surrounded By Spies”, brano magnetico che si consuma lentamente, la band non usa mezzi termini e affronta l’erosione della libertà civile, mentre la voce di Brian Molko provoca un senso di claustrofobia, come se le pareti si stessero stringendo intorno a noi.
Lo stesso Brian Molko commenta:
“Ho iniziato a scrivere questo testo quando ho scoperto che i vicini mi
stavano spiando per conto di qualcuno con un piano folle. Poi ho
iniziato a riflettere sui mille modi in cui la nostra privacy è stata
compromessa e ci è stata del tutto tolta con l’introduzione delle
telecamere a circuito chiuso che adesso utilizzano tecnologie di
riconoscimento facciale razziste, l’arrivo di internet e dei cellulari,
che hanno trasformato praticamente chiunque in paparazzi o spettatori
delle loro stesse vite, e di come quasi tutti noi abbiamo dato accesso
alle nostre informazioni a giganti multinazionali che hanno il solo
scopo di sfruttarci.
Ho usato la tecnica del cut-up inventata da William S Burroughs e resa famosa nella musica moderna da David Bowie. È una storia vera raccontata attraverso un velo di paranoia e disprezzo per i valori della società moderna e la deificazione del capitalismo della sorveglianza. Il narratore è allo stremo, disperato e spaventato, completamente in disaccordo con il nuovo progresso e il dio denaro”.
Blackswan, giovedì 18/11/2021
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