Miss Rachel Murdock, un’anziana signora, è l’investigatrice dilettante, coadiuvata dal burbero tenente Mayhew. Una mattina di tranquilla routine, riceve una chiamata dalla nipote Lily. Questa le chiede di venirle in aiuto nella città dove abita, senza dire il perché. La zia parte subito. Porta con sé la gatta Samantha, felino accudito con particolare cura perché ha ereditato la fortuna della bizzarra zia Agatha. Senza apparente motivo. Lily viene improvvisamente uccisa, nella stessa stanza in cui anche Rachel, avvelenata e priva di coscienza, rischia di morire, sotto gli occhi della gatta. Nella scena insanguinata entra il tenente Mayhew, quanto di più lontano si possa immaginare dalla quieta raffinatezza di Rachel. La coppia così assortita non potrebbe mai raggiungere l’obiettivo senza decifrare i messaggi della gatta Samantha. «C’era qualcosa di strano... di strano e di diverso nella gatta».
La Gatta Ha Visto Tutto della texana Dolores Hitchens è un piccolo classico, il primo di una serie di gialli che hanno come protagonista un’improvvisata detective dilettante, l’anziana Rachel Murdock. L’azione si svolge in una pensione e una pletora di personaggi fanno a gara per candidarsi se non al ruolo di colpevole, quanto meno a quello di persona poco raccomandabile. L’atmosfera del romanzo rimanda immediatamente ai gialli firmati da Agatha Christie, nello specifico a Miss Marple, o alla serie tv La Signora In Giallo: anche Miss Rachel è quella che un tempo veniva definita “zitella”, è avanti con gli anni e si cimenta nell’investigazione per puro diletto.
Pioniera della cosidetta “domestic suspence”, la Hitchens crea una mise en place quasi teatrale, in cui l’azione è ridotta ai minimi termini e prende corpo solo nel concitato finale. Ciò non toglie nulla, però, a un romanzo che catalizza immediatamente l’attenzione del lettore: non mancano i colpi di scena, gli indizi per scoprire il colpevole sono disseminati con cura in tutte le trecentoquaranta pagine del romanzo, seppur mimetizzati con arguzia, e la gatta, testimone involontario dell’omicidio, è la geniale chiave di volta per risolvere il mistero, non proprio di facile soluzione.
La prosa, a dire il vero, è un po’ “age”, molto classica nel suo sviluppo, che rispecchia perfettamente il periodo in cui il giallo fu scritto (la pubblicazione avvenne nel 1938) e che si sposa coi tempi dilatati degli arguti ragionamenti dell’anziana protagonista, la quale, peraltro, è tutt’altro che inerme.
Tuttavia, il romanzo è estremamente innovativo per gli standard dell’epoca, grazie alle voci fuori campo di due personaggi che commentano i fatti ex post, all’atmosfera decisamente inquietante, e all’inaspettata violenza di alcuni passaggi, in cui non si lesina sul sangue, mettendo a nudo la cruda efferatezza di un omicida senza scrupoli.
Non solo: Miss Rachel ed il giovane tenente Mayhew (ufficialmente incaricato di condurre le indagini) sembrano, ad un certo punto, scambiarsi i ruoli, in un gioco delle parti per certi aspetti sorprendente, perché, come il lettore avrà modo di verificare in prima persona, sarà la diversamente giovane Rachel Murdock a impegnarsi in azioni pericolose e spericolate, lasciando all’ingombrante poliziotto il compito di affrontare gli eventi in modo più equilibrato e saggio. Ingegnosi escamotage letterari, questi, che rendono La Gatta Ha Visto Tutto una lettura affascinante, piacevolissima e intrigante, che non deluderà gli amanti del genere.
Blackswan, giovedì 14/03/2024
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