Se vi piacciono Isaac Hayes, Al Green, Marvin Gaye e James Brown questo è un disco che fa per voi.Non si tratta però del solito cd di soul rimasticato secondo l'ottica commerciale dei giorni nostri che tutto appiattisce e illanguidisce per ragioni commerciali.Niente affatto.In queste dodici canzoni il tempo si è fermato agli anni '60 e 70',quando il soul e il funky,intrisi di protesta,fede e redenzione,scrivevano meglio di qualunque altra penna la storia, la sofferenza e la rivolta della comunità afroamericana.Musica derivativa da quella dei tempi d'oro della Stax e della Motown.Niente di nuovo,quindi.Ma proprio in questo sta il bello del disco:ricreare un sound grazie ad un lavoro di artigianato filologico, costruito su ritmi sinuosi,fiati a profusione,voce graffiante e un hammond che tutto illumina. Un cd da heavy rotation compulsiva che vi farà girare la testa e strappare le mutande.
VOTO : 7,5
Blackswan, giovedì 10/03/2011
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