I quattro dischi in studio, di cui almeno gli ultimi due imperdibili per gli amanti del genere,hanno accreditato i Mastodon come una delle band più interessanti dell’attuale panorama heavy metal. La loro musica nasce come un impasto credibile e suggestivo di sludge e progressive, si perde in affascinanti declinazioni psichedeliche che richiamano alla mente i Pink Floyd, conosce gli accenti del jazz soprattutto per quanto riguarda la ritmica debordante e fantasiosa del batterista Brann Dailor ( un uomo con otto braccia ). Un biglietto da visita di tutto rispetto per firmare un live che spacchi. Invece,le attese vengono miseramente deluse .La scaletta del concerto ripropone in toto l’ultimo “ Crack the Skye “( nella stessa sequenza, peraltro ) e altri cinque brani dai lavori precedenti. Ma oltre ad un tecnicismo esasperato non c’è nulla che renda necessario l’acquisto del cd. Le canzoni sono riproposte esattamente come in studio, non si percepisce un minimo sindacale di pathos e quel che resta dopo l’ascolto è solo il fastidio di un’occasione mancata.
VOTO : 5
Blackswan, domenica 08/05/2011
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