mercoledì 17 ottobre 2012

COVERLAND

JOHN LENNON - IMAGINE - A PERFECT CIRCLE 
 
Era da tempo che pensavo di aprire una nuova etichetta e dedicarla alle cover musicali. Poi, in questi giorni, anche perchè stimolato dalla scoperta di un ottimo blog dedicato esclusivamente all'argomento, ho deciso che era il momento di farlo. Due sono i motivi che mi hanno spinto a questa scelta : il primo,  di ordine esclusivamente pratico, è determinato dalla possibilità di avere un nuovo argomento da sviscerare, in modo da variare un poco la proposta e avere maggiori risorse quando sono a corto di idee ; la seconda, invece, dipende dal mio desiderio di dedicare un pò di tempo al mondo delle cover, che non sempre sono, come si potrebbe pensare, un meccanico esercizio di copia-incolla, bensì una vera e propria rielaborazione artistica che può contribuire alla trasformazione e al miglioramento di una canzone. Andrò quindi a cercare quelle cover che aggiungono ( o sottraggono ) qualcosa a quanto già conosciuto, che svelano l'anima nascosta di un brano o al contrario ne sviluppano in modo non convenzionale il tessuto melodico e narrativo. Insomma, cercherò di proporre cover che davvero siano canzoni diverse dall'originale.
 
La prima cover proposta è relativa a una canzone che non ha bisogno di presentazioni, essendo il brano più famoso del repertorio del Lennon post-Beatles. A eseguirla sono gli A Perfect Circle, gruppo losangelino di alt metal, in circolazione dal 1996 e capitanato da Maynard James Keenan, già cantante dei Tool. Il brano fa parte di un album, tanto bello quanto cupo, dal titolo eMOTIVe ( 2004 ), in cui gli A Perfect Circle si cimentano nella personale reiterpretazione di alcune canzoni contro la guerra, tra le quali, oltre a Imagine, spiccano per straniante intensità, People Are People dei Depeche Mode e What's Going On di Marvine Gaye.
 
 
 
 
 
 
Mentre la versione originale di Lennon suonava come un solare e ingenuo inno pacifista, in cui i sogni proiettavano l'umanità in un futuro di aspettative e speranza, la versione del gruppo losangelino trasforma Imagine in una marcia funebre, una crepuscolare litania di morte e desolazione. Non è solo l'incredibile  intuizione artistica a far la differenza ( la natura melodica del brano è totalmente sovvertita ), ma è soprattutto il completo ribaltamento della prospettiva storica : lo sguardo postumo ( sono passati trent'anni dalla pubblicazione del brano originale ) cancella l'ottimisto dell'immaginazione, declama la brutalità e l'insensatezza di un presente sovrastato dal depauperamento etico e condanna l'uomo alla gogna della rassegnazione.
 
 
 
Blackswan, mercoledì 17/10/2012

14 commenti:

Unknown ha detto...

Ottimi spunti! Lunga vita a coverland!

Unknown ha detto...

Io amo la versione pacifico-umanitaria. Penso che sia una tra le più belle canzoni di tutti i tempi.
Nella seconda versione le 'images' sono un autentico rovescio della medaglia e il video è un pugno nello stomaco che documenta assai bene le atrcità dei signori della guerra.
Cristiana

mr.Hyde ha detto...

No, a me piace... Pero' sono cambiati gli accordi.
La nuova rubrica è interessante perchè si trovano delle cover di ottimo livello.

Irriverent Escapade ha detto...

Mi preparo a sentire molti brani degli Stones....o forse no....
Beh, scherzi a parte, che impatto la Imagine dei Perfect Circle: a tratti ha dell'inquietante. Peró che piacciano o no (e qui io voto tutta la vita l'originale) hanno sicuramente fatto una rilettura molto interessante.
NdR.I punti persi su Eddie li recupero dicendo che sapevo (per pura scienza infusa, ammetto) che Maynard James Keenan era il cantante dei Tool ?

Blackswan ha detto...

@ Evil Monkeys : grazie mille e speriamo in una lunga vita :)

@ Cris : la canzone di Lennon, ovviamente la adoro anche io.La cover l'ho messa proprio perchè ribalta la medaglia del brano, trasformandosi in un canto sofferente.

@ Mr. Hyde : ne ho in mente parecchie, infatti. spero di riuscire a proporne di interessanti.

@ Irriverent : Punti recuperati ! :) La versione degli APC effettivamente è assai inquietante.Deprime, più che altro,ed è straniante.

m4ry ha detto...

I Perfect Circle li conosco proprio grazie alla cover di people are people.
Mi piacciono, mi piacciono da morire. Mi fanno letteralmente andare fuori di testa per la loro capacità di reinterpretare in modo assolutamente originale qualcosa che già esiste e che ha fatto la storia della musica. La loro Imagine mi piace molto. E’ una Imagine diametralmente opposta alla Imagine di Lennon, e ti dirò che non sono in grado di esprimere una preferenza, perché sono talmente diverse, come impatto, come sonorità, come senso, che mi sembrerebbe quasi di dover paragonare e scegliere tra Bach e i Led Zeppelin…come si fa ??
Mi piace l’idea di questa nuova etichetta :)

Ernest ha detto...

questo post ci voleva
grazie

Nella Crosiglia ha detto...

So di essere molto ottusa a tal proposito, ma senza togliere nulla alla bellezza del post, io non amo le cover, anche se spesso ammetto che sono migliori dell'originale.
Sono sempre convinta che chi crea qualcosa di suo e la canta , esprime sempre il meglio della propria interiorita' e la spieghi pure , anche se soggettivamente,nel modo migliore,
Tutto questo perchè sono limitata! Perdonatemi!

Sandra M. ha detto...

Emozione allo stato puro.La si trova cliccando sul mio profilo, non aggiungo altro.

Massi ha detto...

Non amo granchè i rifacimenti anche se fatti dagli stessi autori originali,ma ci sono delle eccezioni e questo brano è una di queste

pOpale ha detto...

le copertine sono il primo "assaggio" di un disco! Bell'idea!

lozirion ha detto...

Heila bro!

Spero che stavolta sa quella buona per un ritorno definitivo.... :)

Bella questa nuova rubrica! Io sono super favorevole alle cover, soprattutto se fatte con arrangiamenti completamente diversi, regalano alle canzoni una sorta di nuova vita, e ti dirò che spesso finisce per piacermi più la cover che l'originale....

In questo caso però la versione di Lennon è inarrivabile, non ce n'è per nessuno proprio.... ^_^

Lorenzo ha detto...

Il video è proprio inquietante.
Pur amando i Beatles non sono mai stato un particolare amante dell'originale, soprattutto del testo. Devo comunque ammettere che questa cover è una rivisitazione molto interessante. Io non sono mai riuscito a immaginarmi come positivo un mondo in cui non c'è niente per cui morire, per cui dare la vita, un mondo in cui non c'è vita dopo la morte o in cui tutte le differenze sono annullate. Mi è sempre parsa una fratellanza senza identità e quindi senza la persona.
Paradossalmente per me la musica della cover rispecchia pure meglio il testo della canzone...

Per quanto riguarda l'argomento cover per me spesso sono interessantissime. Ho scritto un recente post sull' "arte del cover" portando l'esempio degli Yes, che prendevano le canzoni e le rielaboravano trasformandole in nuovi brani. Se vi interessa è a questo link:

Yes: l'arte della cover

Arianna Marangonzin ha detto...

Canzone comunque indimenticabile...e mi ha fatto piacere risentirla.
Baci.