venerdì 25 gennaio 2013

MICK JAGGER. GLI ECCESSI, LA PAZZIA, IL GENIO – CHRISTOPHER ANDERSEN



Di Mick Jagger si è detto e scritto tutto. O quasi. A settant'anni suonati questo ex bad boy del rock seduce ancora con l'epopea
di una esistenza vissuta al di là di ogni limite. Genio e sregolatezza,sensualità e carisma sono i punti cardinali di un artista la cui vita è sinonimo di eccesso, un artista esagerato come le dimensioni delle sue labbra da cui esce la linguaccia ( disegnate da John Pasche), logo identificativo dei Rolling Stones. "Gli eccessi,la pazzia e il genio" è il sottotitolo della biografia " Mick Jagger " scritta dal giornalista Christopher Andersen che racconta  Jagger attraverso le interviste di mogli,amanti,parenti e collaboratori. Che alcune siano verità o leggende non è affatto da escludere,tuttavia, quel che è certo è che ogni particolare descritto nel libro ti fa pensare che quest'uomo non si è fatto mancare proprio nulla. Da studente modello nato in un sobborgo di Londra ad una delle rockstar più blasonate ed eclettiche della storia della musica,Andersen ne traccia il percorso di vita attraverso una narrazione efficace e trascinante. E' il lontano 26 luglio del 1943 quando Michael Philip Jagger nasce a Dartford ( Londra ) da una famiglia borghese. Il padre Basil Fanshave (detto Joe) Jagger, insegnante di educazione fisica in un liceo e studioso della filologia dell'esercizio fisico,si mostra tanto ambizioso e capace da diventare uno dei più autorevoli esperti nazionali di discipline fisiche.
La disciplina sull'esercizio fisico quotidiano dei figli ( Mick ha un fratello di nome Christopher) trasmette,soprattutto nel piccolo Mick,quella disinvoltura e teatralità nei movimenti che si materializzerà nel corso degli anni in quello stile inconfondibile sul palcoscenico. Flessioni e sollevamento pesi associato ad un rigore nella disciplina scolastica trasformano il giovane Mick,manco a dirlo,in uno studente modello. Amante dello sport,in particolare del basket,si narra che un infortunio alla lingua dovuto ad un contrasto di gioco ne abbia modificato la fonetica. L'amicizia con Keith Richards segna la svolta. Tanto diversi,quanto complementari. Un rapporto di amore-odio, si dice. Opposti nella estrazione sociale ( il padre di Keith era " l'uomo con meno ambizioni al mondo" ) ma soprattutto nel carattere: brillante,ambizioso uno ( Mick ),introverso e complessato l'altro ( Keith era soprannominato" scimmia" dai coetanei, per via delle orecchie a sventola) ma dotato di una grande predisposizione a suonare la chitarra. Fu proprio la passione precoce per la musica a suggellare questo rapporto complesso e duraturo fra i due. "Fratelli nati per sbaglio da genitori diversi", appunto.




 
Dal sodalizio personale e artistico con Richards e con la band dei Rolling Stones prende forma l'innata vocazione di Jagger per la musica e l'esibizione, per l'edonismo,la vanità e la provocazione. Mick Jagger è tutto e il contrario di tutto : da Don Giovanni impenitente (pare abbia avuto oltre 4.000 donne, due matrimoni e sette figli ),a icona di uno stile fashion dove ambiguità mista ad una certa propensione alla promiscuità sessuale ( per un certo periodo,si narra di un particolare gradimento verso un look decisamente effeminato e persone del suo stesso sesso ) fanno da padroni. Corre l'anno 1967 e tendenze come l'androginia e la bisessualità sono manifestazioni narcisistiche incoraggiate e sperimentate dai più. In questo contesto non si sprecano le dicerie ( vere o presunte ) su relazioni particolarmente " affettuose " con il manager Andrew Oldham, David Bowie e perfino Eric Clapton.
La contraddizione è certamente il carattere distintivo della sua personalità : da consumatore abituale di droghe a fiero e tenace oppositore all'uso di stupefacenti,da abile interprete nel ruolo di ragazzaccio di strada a perfetto gentleman frequentatore dei salotti buoni e a proprio agio nel mondo dell'aristocrazia inglese ( Mick Jagger è stato,infatti,insignito del titolo di baronetto dal principe Carlo di Inghilterra nel dicembre del 2003 ). Da rockstar spavalda,ribelle e sprezzante ad abilissimo uomo d'affari in grado di gestire le complesse finanze della band accumulando un patrimonio personale di oltre 400 milioni di dollari. Tutto questo è Mick Jagger che si è definito così : " Sono una delle cose migliori che l'Inghilterra abbia prodotto. Io e la regina ".
Chissà se la regina è d'accordo...





CLEOPATRA, venerdì 25/01/2013

9 commenti:

Blackswan ha detto...

Il libro non l'ho letto,ma ormai sono curiosissimo e lo comprerò. Ovviamente, appena mi finiscono i crampi allo stomaco al pensiero di Jagger che si accoppia con Clapton...:)))

Badit ha detto...

Mentre anch'io aspetto che passino i crampi.. sono andato a scovare un libro che lessi un casino di anni fa " Su e giù con i Rolling Stones " di Tony Sanchez...ricordo che tra gli eccessi narrati mancava solo l'uso di nitroglicerina ! :)

Domenico ha detto...

L'articolo omette un'informazione fondamentale: ha la stessa età di Monti... per dire di certi percorsi

m4ry ha detto...

De gustibus non est disputandum...ne ha fatte di cose quest'uomo...ha vissuto intensamente tutto e di tutto. Ad esserne capaci...non gli invidio le droghe e le esperienze sessuali con persone del suo stesso sesso ( ma è semplicemente questione di gusti)..ma mi da l'idea di uno che ha vissuto una intera vita senza paracadute, senza la paura di farsi male...probabilmente non avrà rimorsi e tanto meno rimpianti..un po' lo invidio..perché io, mi ritrovo ad averne già un bel po', e ho solo 40 anni...

Lapattipeppa ha detto...

Io che per età potrei essere sua nipote son qua a massaggiarmi le ginocchia con il Voltaren e Mick e compari che mi fanno? Il patto col diavolo gli è riuscito proprio proprio bene!

nina ha detto...

Le biografie mi interessano, ammesso che i soggetti siano interessanti e quelli molto contraddittori lo sono per forza. M. J. lo è, come hai sottolineato tu, proprio a partire da quell'espressione attraente e inquietante assieme della sua faccia dai lineamenti così eccessivi.
Grazie
un saluto
Nina

Adriano Maini ha detto...

Quanti inediti ho trovato in questo tuo ennesimo denso articollo! Ma il pensiero non può non andarmi alle canzoni cantate da Jagger che più mi sono rimaste nel cuore...

Nella Crosiglia ha detto...

Leggelo Blackswan è estremamente interessante se Mick ti intriga e trovo sempre curioso sapere cose su personaggi noti o meno dell'ambito musicale, se è questo che ci appassiona.
A me , spesso,fa capire meglio anche lo spirito delle proprie creazioni...
Buona serata , amico caro!

Anonimo ha detto...

Vi ringrazio per il gradimento al mio post !
Uno degli aspetti che più mi ha incuriosito di Mick Jagger è il sodalizio personale ed artistico con Keith Richards.Leggendo il libro penso che,forse,sia stata la relazione più duratura che abbia avuto nella vita !

Cleopatra.