domenica 17 agosto 2014

MASTODON – ONCE MORE ROUND THE SUN




Chi scrive avrebbe scommesso qualunque cosa sul futuro dei Mastodon: troppo belli certi dischi, troppo geniali certe soluzioni davvero inusitate per il genere, troppo bravi tecnicamente per non ergersi una spanna sopra il resto del mondo. Due album come Leviathan (2004) e Blood Mountain (2006), seppur nel loro diverso approccio stilistico (il primo più ancorato allo sludge e al post-core, il secondo più decisamente virato verso il prog) sono due gemme da conservare con orgoglio nella propria discografia metal. Il lavoro successivo, Crack The Skye (2009), sviluppava la tendenza progressive del suo predecessore con maturità ed equilibrio, alternando dirompenti sfuriate elettriche a momenti decisamente più rasserenati, nei quali, a tendere bene l’orecchio, si percepivano echi pinkfloydiani e ragionamenti quasi frippiani. Il tentativo (riuscito), insomma, di sublimare una volontà musicale che difficilmente poteva essere racchiusa entro lo steccato di definizioni aprioristiche. Poi, qualcosa si è rotto ed è arrivato un disco come The Hunter (2011), solido e come sempre ben suonato, ma certamente sbiadito sotto il profilo della creatività. Una sorta di stallo in cui la band di Atlanta rifletteva sulla propria identità, sulla strada da intraprendere, su un passato metal core sempre più distante e pronto ad essere sostituito da qualcosa di più digeribile, in cui l’aspetto melodico fosse predominante. Once More ‘Round The Sun esplicita chiaramente il nuovo, e ritengo definitivo, corso intrapreso dai Mastodon, che pur mantenendo un livello compositivo d’eccellenza, hanno imboccato i binari della normalizzazione. Insomma, è come se tutta quella frenetica voluttà di sperimentazione e quella brutalità con cui colpivano violentemente al basso ventre senza farsi troppi scrupoli fossero ormai solo il ricordo di un lontano passato. Oggi, i fans della prima ora se ne saranno accorti (probabilmente con un pizzico di nostalgia), i Mastodon sono un’altra band e suonano tutta un’altra musica. Non peggiore, sia ben inteso, ma diversa, più abbordabile, meno intricata, più lineare. Così, se ascolto con le orecchie di chi non conosceva nulla del loro passato, posso affermare, senza timore di essere smentito, che Once More ‘Round The Sun è un gran bel disco di alt-metal, suonato da una band che sta sul pezzo con la consueta scioltezza (attorno al drumming tentacolare di Brann Dailor ruotano le performance di tre virtuosi dello strumento) e riesce ancora a pescare dal proprio repertorio gemme di autentica bellezza (Diamond In The Witch House). Se tuttavia mi lascio andare a considerazioni passatiste (onestamente faccio fatica a non considerare Leviathan e Blood Mountain le due pietre angolari per giudicare la discografia dei Mastodon), mi vien da pensare che la scommessa di cui dicevo a inizio recensione è andata perduta. Probabilmente, come per tutte le cose, la verità sta nel mezzo: occorre solo trovare il giusto equilibrio.

VOTO: 6,5





Blackswan, domenica 17/08/2014

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