Norah Jones è una di
quelle artiste inquiete che vive in perenne movimento. Una discografia solista
composta da sei album pubblicati in dieci anni, la partecipazione all'Hank
William Project, e una miriadi di collaborazioni che l'hanno trasformata in
una sorta prezzemolino della scena jazz- pop: Herbie Hancock ,
Wyclef Jean, Tony Bennett, solo per citarne alcuni, e da ultimo Billie Joe
Armstrong, con il quale ha dato vita a Foreverly, album contenente una rilettura
particolare delle canzoni degli Everly Brothers. In tutto questo susseguirsi di
attività, nel 2008, insieme alle amiche Sasha Dobson, cantante jazz originaria
di Santa Cruz, e Catherine Popper, bassista già alla corte di Ryan Adams e Grace
Potter, Norah ha fondato le Puss N Boots, un progetto parallelo alla propria
carriera, avente scopo meramente "ludico". Le tre ragazze, infatti, hanno
iniziato a suonare esclusivamente per diletto, esibendosi solo davanti agli
amici e affrontando in chiave country le cover dei brani che hanno sempre amato
e con i quali sono cresciute. Ci sono voluti sei anni perchè le cose
diventassero serie e le Puss N Boots mettessero mano anche a materiale
originale, confluito in un primo full lenght dal titolo programmatico di No
Fools, No Fun. Puro divertissement, come si evince dalla chiassosa copertina,
questo esordio è composto di dodici canzoni, alcune composte per l'occasione,
alcune cover di brani altrui, alcune registrate dal vivo (forse la
dimensione in cui le tre ragazze danno il meglio) e altre in studio.
Prevalentemente country, ma con qualche puntatina anche nel rock (Down By The
River di Neil Young e Twilight della Band), No Fools No Fun è un disco
leggero e suonato in punta di plettro, in cui la Jones e le sue
"sorelle" danno sfoggio di un apprezzabile interplay vocale e interpretano con
gusto un pugno di canzoni dall'andamento morbido e assai melodico. Lavoro
piacevole, che tradisce fin dalle prime note l'approccio assolutamente "easy"
delle tre ragazze e che ci regala un paio di brani sopra la media,
come l'iniziale Leaving London e una riuscita reinterpretazione di Jesus
Etc. dei Wilco.
VOTO:
6,5
Blackswan, martedì 09/09/2014
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