Quando nel 1977, Andy Partridge (1953) e Colin
Moulding (1955) entrano per la prima volta in uno studio di
registrazione per dare alle stampe il loro album d'esordio, White
Music, forse non immaginano che in breve tempo diventeranno una
delle band più acclamate e prolifiche del panorama musicale inglese. In
soli sei anni, infatti, rilasciano la bellezza di sette album e, cosa non da
poco, tutti di ottima fattura. Non è solo la stampa specializzata a parlarne
benissimo: gli XTC hanno anche un notevole ritorno commerciale. Album e singoli
volano infatti verso le vette delle classifiche inglesi (English Settlement
arriva alla quinta posizione delle charts britanniche), costringendo il
gruppo a estenuanti tour che mineranno la stabilità psicofisica di Partridge.
Il quale, a partirte dal 1982, a causa dei continui attacchi di panico, si
rifiuta di suonare dal vivo. A ottobre del 1984, gli XTC pubblicano Big Express, un disco
scorbutico e decisamente anomalo rispetto alle precedenti uscite. L'album vende
bene in Inghilterra (ma non benissimo) ed è un flop negli Stati Uniti,
dove si arresta alle ultime piazze di Billboard 200. I problemi di
Partridge, la battuta d'arresto commerciale, la ricerca del capolavoro, del
disco cioè che li faccia entrare per sempre nella leggenda, impongono alla band
un periodo di riflessione, culminato con la decisione di partire alla volta
degli Stati Uniti e affidarsi alle sapienti mani di Todd Rundgren, eclettico
musicista, ma soprattutto produttore innovativo, con idee molto originali su
come scrivere una canzone pop. Registrato tra Woodstock e San Francisco,
Skylarking, questo il titolo del nuovo disco, che uscirà nell'ottobre del 1986,
si rivelerà, una sorta di calvario per la band, incapace di sostenere i ritmi
richiesti da Rundgren e di accettare lo spirito dittatoriale con cui il
produttore si approccia alle registrazioni.
E' in particolare Partridge, già
minato da esiziali stati d'ansia, a mal tollerare la situazione: la tensione è
massimale, volano gli stracci e gli insulti, si arriva quasi allo scontro
fisico. Eppure, nonostante questo difficile concepimento, Skylarking risulterà
essere uno dei dischi pop più riusciti del decennio. Da un lato, l'esuberante
prolificità di Partridge e i lampi di genio che illuminano la scrittura di
Moulding (è lui che qualche anno prima ha scritto la più grande hit del
gruppo, Making Plans For Nigel), dall'altro, la visione d'insieme di Rundgren,
che riesce a orchestrare un affabulante abbecedario pop, in cui confluiscono
Beach Boys, Bacharach, Beatles, elettronica, pscichedeleia e power flower, sono
gli ingredienti determinanti per un disco superbo. Al quarantottesimo posto fra
i cento migliori album del decennio, secondo la rivista Rolling Stones,
Skylarking contiene la summa della poetica del binomio Partridge-Moulding
(Grass, Ballet For A Rainy Day,Dying giustificano l'accostamento a Lennon - Mc
Cartney), ma passa alla storia soprattutto per una canzone che nell'album non
compare. Si tratta di Dear God, uscita dalla penna di Andy Partridge e
pubblicata nel giugno del 1986 come lato B del primo singolo, Grass. Una pop
song pressocchè perfetta, con una melodia ariosa e un crescendo finale palpitante,
ma che ha un difetto immenso: parla di Dio e non proprio in termini
lusinghieri. Una sorta di j'accuse in note, insomma, che
Partridge rivolge a una divinità astratta e troppo distante dagli
esseri umani per poter essere amata, pregata, anelata. Apriti cielo: la Geffen,
casa produttrice del disco, si rifiuta di inserire la canzone in scaletta,
e solo dopo molte insistenze della band, Dear God riesce a vedere la luce
almeno come B-side. Nessuno, però, si sarebbe mai immaginato che il brano, a
dispetto della censura, sarebbe piaciuto moltissimo. Sono soprattutto
gli studenti delle università americane a impazzire per Dear God e a decretarne
il successo, tanto che, all'uscita del singolo Grass, i dj delle
radio americane, subissati di richieste, preferiscono passare
soprattutto il lato B. E dal momento che pecunia non olet, la Geffen,
visto il successo del pezzo, decide di fare marcia indietro: esattamente un
anno dopo, nel giugno del 1987, Dear God esce come singolo sia in America che
in Inghilterra, e quando esce la prima ristampa di Skylarking, entra in
scaletta al posto di Mermaid Smiled. Il risultato? Il disco risulterà,
grazie a 250.000 copie vendute, il più grande successo commerciale degli XTC in
terra statunitense, superando per la prima volta nella storia della band, il
piazzamento avuto nelle classifiche inglesi. Un ottimo riscontro di vendite,
nonostante molti negozi, sia negli States che in Inghilterra, si rifiutino di
vendere il singolo, tacciato di blasfemia a partire dalla copertina: una mano
crocefissa con una stilografica al posto del classico chiodo. Troppo scandalo,
troppe proteste, troppi timori di ritorsioni producono l'ennesima retromarcia
della Geffen che, dopo qualche tempo, ritira il 45 giri dal mercato. Un'ultima
curiosità: l'idea per la canzone venne a Partridge dopo aver visto un libro per
bambini che aveva lo stesso titolo. E non è un caso che i primi e gli ultimi
versi della canzone siano cantati da Jasmine Veillette, una bambina di otto
anni, figlia di un amico di Todd Rungren. Un tocco di innocenza che rafforza il
messaggio iconoclasta di Dear God.
...tu lasci sempre noi umani nelle peste
le guerre che porti, i bimbi che anneghi,
i dispersi del mare mai ritrovati,
le guerre che porti, i bimbi che anneghi,
i dispersi del mare mai ritrovati,
e accade così ovunque nel mondo intero,
le ferite che vedo aiutano a capire che Padre Figlio e Spirito Santo sono la truffa a opera di qualcuno non certo sacro
e se tu sei lì in alto percepirai che sto parlando col cuore aperto
Se c'è una cosa in cui io non credo
Sei tu... Caro Dio.
le ferite che vedo aiutano a capire che Padre Figlio e Spirito Santo sono la truffa a opera di qualcuno non certo sacro
e se tu sei lì in alto percepirai che sto parlando col cuore aperto
Se c'è una cosa in cui io non credo
Sei tu... Caro Dio.
Blackswan, mercoledì 19/11/2014
3 commenti:
Appassionato degli XTC della prima ora, li ho poi persi di vista e questa non la conoscevo.
Il testo è di una razionalità terribile e inconvertibile.
Per citare il buon Guzzanti : se tu credi in un essere supremo che non solo ha creato il tutto, ma ha pure creato se stesso, allora ti vuoi complicare la vita !!!
Un abbraccio.
era il gruppo della mia amica Silvia
mi metto un pò di tristezza
ciao
Complimenti per il post. Sono stati per anni il mio gruppo preferito. Canzone perfetta.
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