Al nono full lenght in studio, i Last Days Of
April hanno terminato il loro percorso artistico, iniziato alla fine degli anni
'90 come band post hardcore e proseguito poi per circa tre lustri alla
ricerca di una strada fra emo rock, folk e indie pop. Oggi, Karl Larsson
ha portato a compimento il sogno di trasferire un pezzo d'America nel cuore
della Svezia, realizzando un album di alternative country che nasce a
Stoccolma, ma che avrebbe potuto tranquillamente vedere i suoi natali
dalle parti del Laurel Canyon. Sea Of Clouds, non c'è che dire, è davvero un
gran bel disco, in cui un suono squisitamente americano (la pedal steel
guitar di Lars Taberman fa da collante fra le nove canzoni in scaletta) viene
impreziosito da quelle delicatezze pop che da sempre fanno parte del bagaglio
compositivo di Larsson. Registrate in analogico, omogenee e compatte nella
struttura, eppure al contempo leggerissime, le nove canzoni del disco
possiedono il retrogusto agrodolce che avevamo già imparato a conoscere grazie
a Elliott Smith, i Wilco, i Nada Surf e i Jayhawks, e fluttuano in
una penombra estiva in cui filtrano, solo a tratti, piccoli raggi di sole che
ammorbidiscono un mood decisamente malinconico. Sono molte le suggestioni
prodotte dall'ascolto, alcune delle quali vivono solo a un livello emotivo
(il country della title track), altre invece riguardano esclusivamente il
piacere di melodie semplici e cristalline, in grado di rapirci fin
da subito ed entrarci in testa in reiterati loop (The Artist è un gioiello
di artigianato indie pop che farebbe invidia a Jeff Tweedy). Nessun filler ma
tante belle canzoni, alcuni addirittura eccelse, quando diviene protagonista la
pedal steel guitar, come nel mid tempo di Everybody Knows o nel
lungo assolo della superba The Thunder & The Storm, vetta di un disco
davvero riuscito e una delle migliori canzoni ascoltate quest'anno. Un album destinato a diventare il tormentone estivo (rock) del 2015.
VOTO: 8
Blackswan, mercoledì 15/07/2015
2 commenti:
E' uno dei miei dischi per l'estate!
@ Lucien: lo sto divorando anche io :)
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