lunedì 19 ottobre 2015

IL MEGLIO DEL PEGGIO






Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo

Un senso diffuso di rassegnazione popolare pare essersi propagato nel nostro Paese.
Partiti evanescenti, ideologie evaporate, sindacati marginalizzati, non sono che la punta dell'iceberg di un'Italia accidiosa.
Non c'è giorno in cui non si assista al dilagare del personalismo di un Premier affabulatore che può tutto in un clima di sostegno e complicità sorniona dei mezzi di informazione.
Ai tempi di Silvietto, l'Italia si fermava. Striscioni, lenzuolate contro il sultano di Arcore si sprecavano. Milioni di italiani in piazza. Ora, non resta che il ricordo sbiadito di un Paese appiattito su se stesso. Qualche strepito quà e là, come nel caso degli insegnanti, ma nulla di più. Del resto, stare sotto l'ombrello di Renzi conviene. Chi più, chi meno, finisce con l'assecondarne ogni argomentazione. E chissenefrega se, intanto, distrugge indisturbato le istituzioni comprimendo i confini della democrazia. 
"Renzi è giovane e fa le riforme", pensano in molti. Che lo lascino lavorare, dunque. E poi è il meno peggio, per buona parte della gente. I girotondi, i forconi, il popolo viola sono roba vecchia, ormai. Matteo Il Twittatore, è riuscito a rottamare pure quelli. 
Trionfa la sottomissione al potere dello straripante Premier, già in piena campagna elettorale. Si smonta la Costituzione, si inibiscono i diritti dei lavoratori, si devasta la scuola, si limita lo stato sociale, si applicano tagli alla sanità e tutti rimangono drammaticamente inerti.
Pure davanti al vergognoso sdoganamento di individui impresentabili si resta marmorei. Neppure il linguaggio triviale di certi deputati (nessuno escluso) e la becera gestualità dei D'Anna e dei Barani riscuotono non più di una tiepida indignazione. L'importante è lasciarsi sedurre dalla narrazione renziana. Il Mago Renzi, dopo la farsa dell'abolizione del Senato, ha promesso di ridurre la pressione fiscale, salvo poi ridistribuire le tasse in maniera più o meno mascherata. Dunque, la tasi sulla prima casa non si paga più. Non la pagherà neppure il proprietario dell'attico da 1000 mq. Verrà aumentata la soglia di pagamento in contanti fino a 3000 euro per la gioia degli evasori, mentre ai poveri lavoratori verrà inibita la possibilità di cumulare i buoni pasto. Si torna a parlare di Ponte sullo Stretto mentre in Sicilia crollano viadotti che è un piacere. Il dissesto idrogeologico continua a flagellare il territorio nazionale e si pensa ad approvare la legge che sblocca i fondi ai partiti evitando i controlli sui bilanci del 2013 e 2014.
E, intanto, gli italiani continuano a guardare. 

Alfonso Sabella, dimissionario alla Legalità di Roma: "Candidarmi a sindaco di Roma? Prima mi scolerei una bottiglia di vodka, poi comincerei a ragionarci".

Matteo Renzi, alla presentazione della legge di stabilità: "E ora abbiamo 25 tweet di buone notizie! E' la prima legge di stabilità della storia spiegata via Twitter".

Matteo Renzi, a proposito delle spese durante il suo mandato di sindaco: "La vicenda sui miei scontrini? E' totalmente inventata. Il Fatto Quotidiano insiste su questa storia? Chiedete a Travaglio, vi dò il suo numero di cellulare se volete".

Cleopatra, lunedì 19/10/2015


2 commenti:

S. ha detto...

è un processo degenerativo già visto, raccontato dai nostri nonni e dai libri di storia.
certo non c'era Twitter, ma la stampa di regime.
siamo in coma e sembriamo non rendercene conto, speriamo che arrivino gli
alieni.

Berica ha detto...

Tutto tace e procede come da programma della P2