La produzione musicale
americana proveniente a noi (ma anche non proveniente a noi) rappresenta un
giungla sterminata nella quale è veramente un attimo smarrirsi. E siccome è
impossibile stare dietro a tutto, talvolta si rischia di sottovalutare qualche
gruppo (o artista), o peggio ancora perderselo completamente. Così, mi ritrovo
per le mani il nuovo disco dei Green River Ordinance e penso, guardando i
giovani volti dei componenti, che si tratti di una band all’esordio, riuscita a
emergere fortunosamente dall’immenso sottobosco texano. E invece, no: questo
quintetto originario di Fort Worth è in circolazione da quindici anni (come il
titolo dell’album esplicita) e ha all’attivo già quattro album in studio e un
live, per altro ben apprezzati sia dalla critica che dal pubblico (gli ultimi
tre dischi sono tutti entrati nelle charts a stelle e strisce). A dispetto
della provenienza (Texas), del nome che richiama il titolo di una grande
canzone dei Creedence Clearwater Revival
e della line up (quintetto e due chitarre soliste) i Green River Ordinance si
tengo lontani tanto dal southern rock dallo swamp e dal blues, mettendo semmai
in piedi un bel campionario di Americana, che abbina strumenti elettrici e
acustici, e spazia fra morbide ballate e brani invece più grintosi. La
scrittura è abbastanza lineare e i brani talvolta posseggono un taglio decisamente
radiofonico; tuttavia, i Green River Ordinance, invece di tirar fuori un pugno
di canzoni artefatte e buone per la truppa, ci mettono il quid aggiuntivo dell’onestà,
un’energica propensione all’assolo e un mood così solare da rendere alcuni
passaggi davvero irresistibili, come nell’iniziale Keep Your Cool, grintosa e dal
sapore californiano, o nel ritmatissimo country rock di Red Fire Night, o
ancora nel finale struggente di Keep My Heart Open, che è proprio il caso di
dirlo è un ballatore a cuore aperto e lacrime in tasca. Particolare non banale
e che merita una menzione, è il fatto che i cinque ragazzi hanno partecipato,
negli anni scorsi, a una commendevole iniziativa, regalando le proprie canzoni
a un progetto di raccolta fondi per i meno abbienti. Circostanza, questa, che
me li rende ancora più simpatici.
VOTO: 7
Blackswan, sabato 27/02/2016
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