mercoledì 24 agosto 2016

THE LAZY SUNS - BAR HOTEL MUSIC



Si chiamano The Lazy Suns, arrivano da Albany (New York) e sono Marc Clayton (chitarra e voce), Ed Jahn (chitarra e voce), Rick Morse (pedal steel, slide guitar e dobro), Nick Parslow (batteria) e Jeff Sohn (basso). Hanno pubblicato solo quest'estate il loro disco d'esordio, Bar Motel Music, nonostante siano in circolazione dal 2010, anno in cui si sono incontranti, dopo aver militato in altre band. Ed Jahn, infatti, aveva un gruppo che portava il suo nome, Marc Clayton e Rick  Morse erano membri dei Tern Rounders, mentre Nick Morse suonava nei Sidewinters. Dopo la consueta gavetta in giro per gli Stati Uniti, hanno pubblicato nel 2012 un primo Ep, che ha permesso loro di ottenere una discreta visibilità. Tanto che, qualche tempo dopo, una loro canzone, Trouble Sea, è stata inserita nella colonna sonora di Deadlist Catch, fortunato reality di Discovery Channel, mentre recentemente un altro loro brano è comparso nella serie televisiva trasmessa su il National Geographic Channel e intitolata The Yard. Tanti piccoli passi che hanno permesso alla band di avere l'esperienza giusta per misurarsi sul terreno impegnativo del full lenght. Bar Hotel Music è il loro primo disco in assoluto, e nonostante ciò si ascolta una band già rodatissima, molto brava a declinare un alt country (fortemente screziato di rock) basato su un riuscito interplay fra strumenti acustici ed elettrici. Quattordici canzoni in scaletta, in cui prevalgono le ballate, ma che conoscono anche momenti decisamente più energici (All The Burritos You Can Eat). Il suono è apertamente derivativo e si colgono, spesso e volentieri, riferimenti a tanti grandi della musica a stelle e strisce: Rosemary, ad esempio, è figlia del jingle jangle dei Byrds, Little Star è Jayhawks al 100%, e qui e là si sentono echi da Tom Petty, Flying Burrito Brothers, Son Volt e Jason Isbell. Il disco si ascolta con piacere e regge bene per tutti i cinquanta minuti e passa di durata. Manca tuttavia il guizzo, l'intuizione, l'idea che fanno la differenza e che potrebbero permettere alla band di uscire dagli steccati di un suono, senz'altro efficace, ma fin troppo convenzionale.

VOTO: 6,5





Blackswan, mercoledì 24/08/2016

Nessun commento: