Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo.
E' davvero un miRaggio governare la Città Eterna?
Sembrerebbe proprio di sì, a giudicare dallo psicodramma che si sta consumando
all'interno delle mure capitoline (e persino sui tetti). Dunque, non sono
bastati gli scandali legati a Mafia Capitale,
nè i Gianni Alemanno e neppure gli Ignazio Marino. La
dura realtà è che Roma è divenuta il ritratto di una bella donna dal fascino
ormai sfiorito. Sono trascorsi circa 8 mesi dalle elezioni. Era il mese
di giugno e sembrava profilarsi una speranza di rinascita. Dopo un lungo
periodo di profondo rosso, ecco la svolta: il segno del cambiamento aveva le
sembianze di una timida ragazza dal volto acqua e sapone. Era lei, Virginia
Raggi, a prendere in mano il timone di una nave fuori controllo. Sembra passato
un secolo e oggi si ha la sensazione che l'inquilina del Campidoglio navighi a
vista. Roma è Roma, una sfida difficile, quasi impossibile.
Il rischio per il Movimento 5 Stelle è di farsi male.
Complici del fallimento annunciato, un groviglio farraginoso tra politica e
affari, un sistema di clientelismo incancrenito da lustri e pure una certa
stampa non proprio benevola verso i pentastellati. Tutto vero, ma è la
inadeguatezza degli attori in scena a farla da padrona. Tutti noi speravamo in
una inversione di tendenza e invece ci siamo un po' rassegnati di fronte a
rivalità, veleni, faide tra correnti interne ed esterne al Movimento e a nomine
comunali, quantomeno discutibili. Uno scenario che lascia l'amaro in bocca, degno
di un partito qualunque. Da ultimo, oltre a piovere pietre sulla sindaca,
piovono pure polizze vita, stipulate perlopiù a insaputa del beneficiario. Un
pasticciaccio brutto, l'ennesimo. O forse una grossolana ingenuità. La dura
realtà è che il tempo delle mele per Virginia si sta esaurendo: o si fa Roma o
si muore.
Cleopatra, lunedì 06/02/2017
1 commento:
A mio parere Roma dovrebbe essere proprio tolta dalla competizione politica.
Commissariamento per dieci anni a prescindere.
Poi la piccola Virgi ci ha messo del suo eh, per carità.
Però credo che lì non caverebbero un ragno dal buco nemmeno Metternich o Talleyrand.
Al limite Pol Pot.
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