Quanto tempo
hanno impiegato I Magic Music ha rilasciare il loro disco d’esordio? La
risposta a questa domanda vi lascerà a bocca aperta: ci hanno messo
quarantasette anni, mese più o mese meno. Nati nel 1969, in piena epoca “Peace
& Love”, a Boulder, in Colorado, i Magic Music, a dispetto di una
discografia inesistente, furono un’acclamata jam band acustica che esprimeva alla
perfezione i canoni estetici e culturali dell’epoca: la vita in comunità
hippies, due vecchi e variopinti autobus con cui giravano il paese, la
leggerezza con cui affrontavano estenuanti tour per andare a suonare proprio
là, dove ti porta il cuore. In questi quarant’anni e passa, oltre a esibirsi
dal vivo, i Magic Music, hanno dato vita anche a decine di collaborazioni con
svariati artisti, tra cui Rod Steward, Bo Diddley, Dave Mason, Mick Taylor e
Carly Simon, giusto per fare qualche esempio. Eppure, nonostante un nome amato
e rispettato anche nei circuiti che contano, la band non aveva mai affrontato
uno studio di registrazione per mettere su vinile (o su cd, vedete voi) il
frutto di quasi mezzo secolo di esperienza. Lo hanno fatto solo lo scorso anno,
dando vita a questo full lenght chiamato semplicemente con il loro nome che, in
tutto evidenza, è un vero e proprio marchio di qualità. Al loro fianco, si sono
avvicendati alcuni ospiti importanti che evidentemente non vedevano l’ora di
prendere parte a un evento a dir poco storico: Bill Payne (Little Feat, al
piano), Sam Bush al violino e Scarlet Rivera (già con Bob Dylan ai tempi di
Desire). La scaletta lunghissima (probabilmente, dovevano recuperare il tempo
perduto) si sostanzia di diciassette canzoni che emergono da un passato
remotissimo, ma suonano comunque incredibilmente convincenti. Atmosfere
bucoliche, un repertorio decisamente folk, un tocco di psichedelia, un pizzico
di rock, splendide armonie vocali e una band tecnicamente collaudatissima sono
i colori di un affresco musicale dipinto da artisti ammaliati tanto da panorami
agresti inglesi che statunitensi. Un po’ come sentire suonare dei Crosby,
Stills & Nash che abbiano preso dimora in una magione nelle Cotswolds,
vicino al cottage dei Fairport Convention. Un sogno che si realizza dopo quasi
mezzo secolo e un album da ascoltare e riascoltare, senza che mai affiori un
solo briciolo di noia.
VOTO: 7
Blackswan, giovedì 13/04/2017
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