C’è voluto qualche anno perché il progetto I’m With Her
si perfezionasse e prendesse la forma voluta, cioè quella di un vero e
proprio disco. Aoife O’Donovan, Sara Watkins e Sarah Jarosz si
frequentano artisticamente da sempre, facendo parte di quella grande
famiglia che ruota intorno al movimento progressive bluegrass, ma hanno
iniziare a suonare insieme sotto l’egida I’m With Her solo dal
2014. All’inizio è stata una collaborazione estemporanea, qualche
singolo e qualche concerto insieme. Poi, lentamente l’idea ha preso
piede, e oggi, finalmente, è divenuta realtà.
Le I’m With Her,
la precisazione è dovuta per chi è a digiuno di roots americano, è
quello che si suole definire il classico super-gruppo. La violinista e
cantante Sara Watkins, infatti, appartiene alla scuderia di Chris Thile,
con il quale condivide la line up dei Nickel Creek, ma ha alle spalle
anche una notevole carriera solista (bellissimo il suo recente Young In All The Wrong Ways
del 2016) e ha suonato un po’ con tutti (Jackson Browne, Tift Merritt,
Fiona Apple, etc), avendo nomea di brillante sessionista. La
mandolinista e cantante Sarah Jarosz, anche lei legata a Chris Thile e
ai suoi Punch Brothers, è considerata una dei maggiori interpreti del
genere, ha all’attivo quattro album solisti, tre dei quali arrivati alla
prima piazza delle classifiche bluegrass, e due Grammy Awards vinti. E
per finire, la cantante e chitarrista Aoife O’Donovan è la leader dei
Crooked Still, fa parte del trio femminile folk-noir delle Sometymes
Why, e ha accompagnato in tour decine di artisti, tra cui The Lone
Bellow, Punch Brothers e Milk Carton Kids.
La prima cosa che sorprende in See You Around
è che le dodici canzoni che compongono la scaletta sono figlie di una
straordinaria omogeneità stilistica: difficile dire chi ha composto
cosa, perché non siamo di fronte a un forzato assemblaggio di brani
scartati dalle rispettive carriere soliste, ma a un filotto di
composizioni che palesano un’unita d’intenti davvero inusuale. E’ come
se queste tre ragazze, imparentate da frequentazioni artistiche e dalle
stesse passioni musicali, suonassero insieme da una vita. See You Around
sembra, infatti, il disco della maturità di una band rodata da un
decennio di collaborazione, tanto risulta convincente, centrato e
ispirato.
Il
disco, prodotto da Ethan Johns (Laura Marling, The Vaccines, Tom Jones,
Paul McCartney, etc) e registrato a Box, in Inghilterra, presso Real
World Studios, scorre come un grande fiume acustico in cui confluiscono
le esperienze e le passione delle tre songwriter: canzoni suonate in
punta di plettro, in cui la tecnica, sempre sopraffina, è però messa al
servizio di un cuore immenso. Strumenti tradizionali (chitarra,
mandolino, violino e ukulele) e tre voci che giocano con le diverse
tonalità e che si sovrappongono, si rincorrono e si abbracciano in un
interplay di precisione certosina.
Il risultato è un'opera di eterea bellezza e di artigianale fattura, che rievoca i fasti di Laurel Canyon (nella bellissima title track sembra di ascoltare dei CS&N che indossano le gonna, mentre in Pangaea
è difficile non pensare alla Joni Mitchell di Blue), che ordisce
complesse trame progressive bluegrass sublimate nella perfezione di Game To Lose
(il rimando, in questo caso, è ai Nickel Creek e ai Punch Brothers),
che esalta la caratura tecnica del trio nel divertissement tradizionale
di Waitsfield, e che si screzia di delicate sfumature pop nella soavità malinconica di Crescent City.
See
You Around, in definitiva, scrive con freschezza una pagina moderna di
acoustic roots music, in cui le tre protagoniste, spogliate dai
rispettivi successi personali, si mettono al servizio della visione
comune con un’umiltà e una dedizione pressoché totali. Difficile che
delle canzoni suonino così sincere nei contenuti, così pure negli
intenti, e al contempo così cesellate e curate nella forma. Una gioia
per le orecchie e per il cuore, uno dei dischi di americana più
emozionanti degli ultimi anni.
VOTO: 8
Blackswan, venerdì 23/02/2018
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