Il
tempo, si sa, non fa sconti e, soprattutto, non fa prigionieri. I
Lynyrd Skynyrd sono attivi da più di mezzo secolo, e nonostante il
gloriosissimo passato, sono in stallo creativo ormai da anni (le ultime
prove in studio, la più recente risale a sei anni fa, non sono certo
esaltanti). L’avventura, quindi, sta per concludersi e, seppur a
malincuore, viene da dire che forse è davvero giunto il momento: la
band, infatti, ha annunciato, lo scorso 25 gennaio, il loro ultimo tour,
Last of the Street Survivors Farewell Tour, che è partito a maggio e si concluderà a gennaio con un ultimo concerto nella natia Jacksonville (Florida).
Nonostante
gli anni sul groppone e i continui decessi e cambi di formazione
(l’unico superstite della formazione originaria è l’ottimo Gary
Rossington), i Lynyrd Skynyrd sono da sempre considerate una delle
migliori live band in circolazione, come dimostra anche questo nuovo Live In Atlantic City,
registrato il 23 giugno 2006 al Decades Rock Arena, lo studio
televisivo e area concerti all’interno del Trump Taj Mahal ad Atlantic
City. Un disco, a dire il vero, inaspettato, che chiude degnamente il
cerchio, omaggiando i tanti fans del gruppo sparsi per il mondo, e
risarcendoli, almeno in parte, per l’esiziale notizia dello
scioglimento.
Possiamo
chiederci se abbia ancora un senso comprare l’ennesimo disco dal vivo
della band, visto anche il cospicuo numero di live, ufficiali e non,
pubblicati nel corso dei decenni. Così, per ovviare al rischio di
un’inutile duplicazione, Live In Atlantic City (la versione
standard contiene sia il cd sia il dvd con la registrazione video
dell’esibizione) vanta la presenza di alcuni ospiti, grazie ai quali il
piatto della casa acquista un sapore leggermente diverso. A spartite il
palco con Gary Rossington e soci, infatti, quella sera ci furono Bo Bice
Jr., ai tempi fresco finalista di American Idol, Hank Williams Jr.,
country man figlio di cotanto padre, e i 3 Doors Down, gruppo
post-grunge americano.
La
consueta scaletta, pertanto, si arricchisce anche di brani appartenenti
al repertorio degli artisti ospitati (i 3 Doors Down, ad esempio,
portano le hit That Smell e Kryptonite) e dell’esecuzione in condominio di alcuni classici della band (particolarmente rocciosa Gimme Back My Bullets con Bo Dice). Nonostante qualche assenza di peso (Simple Man e Crossroads, tra le altre), non mancano i cavalli di battaglia che hanno reso i Lynyrd Skynyrd autentiche icone del rock sudista: Workin’ For MCA, Call Me The Breeze, Saturday Night Special, e il finalone palpitante dedicato come sempre alle leggendarie Sweet Home Alabama e Free Bird.
Disco non imprescindibile, soprattutto per eventuali neofiti, ma
l’ennesima chicca che i fan di vecchio corso non si lasceranno sfuggire.
VOTO: 7
Blackswan, sabato 27/10/2018
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