Talvolta,
un’artista sente il bisogno di cambiare, anche se gode di notevole fama
e ha alle spalle una carriera di tutto rispetto. E’ il desiderio di
mettersi alla prova fuori dalla comfort zone, di osare per provare a
giocare una partita diversa, oppure semplicemente la voglia di
realizzare un progetto che hai tenuto nel cassetto a lungo, senza
trovare le condizioni per realizzarlo.
E’
quello che evidentemente è successo a Leela James, losangelina, classe
1983, e una delle figure di riferimento della scena soul e r’n’b
americana. Sei dischi all’attivo, tra cui il celebrato esordio A Change Is Gonna Come del 2005 (con evidente omaggio a Sam Cooke), il successo commerciale di My Soul del 2010 (primo album sotto l’egida Stax) e un disco tributo a Etta James (Loving You More…In The Spirit Of Etta James
del 2012), che hanno certificato un costante e crescente successo
commerciale e trasformato Leela in una delle figure più accreditate
della contemporary black music.
Con Are You Ready?,
però, la singer songwriter californiana spiazza tutti e vira
decisamente verso sonorità dal piglio rock blues. Non è più solo Leela
James, ma è diventata la frontwoman della Truth Band, agguerritissimo
combo composto dal chitarrista Jairus "JMo" Mozee, dal bassista Eric
Ingram e dal batterista David "Dae-Dae" Haddo. Un side project, che il
tempo ci dirà se figlio di una voglia estemporanea oppure il prodomo di
qualcosa di più importante, con cui la James possa dare sfogo alla sua,
evidentissima a questo punto, passione per il rock.
Are You Ready,
è infatti un Ep di sole sei canzoni (ma due sono semplici intermezzi
che fanno da collante fra le altre) che girano intorno a un rock blues
di matrice hendrixiana (ascoltate come suona Jairus Mozee), in cui la
James smette i panni della raffinata soul singer, per vestire quelli di
graffiante panterona, che ruggisce con una voce roca alla Tina Turner e
stupisce con la sfrontatezza aggressiva di Betty Davis.
La
sensazione è che queste canzoni siano frutto di un momento di estrema
complicità e di divertimento, e nascano da registrazioni in cui gli
strumenti corrono sbrigliati col passo della jam e dell’improvvisazione,
senza alcun lavoro in fase di post produzione.
Get Down
è un evidente omaggio a Jimi Hendrix, groove funky e assolo che spinge
sul pedale wah wah, replicando quel suono che il chitarrista di Seattle
rese leggendario. I’m Out! è un torrido blues a lenta combustione segnato dal graffio profondo della voce della James, mentre la conclusiva I Still Believe
si dispiega più morbida su un bel drive di chitarra e sulla voce gonfia
d’umori della cantante losangelina. Il botto, però, arriva con That Woman,
hard rock blues sanguigno e dalle stigmate hendrixiane, in cui la foga
belluina della James si sbrana letteralmente la canzone con una
performance tanto feroce quanto appassionata.
Un
dischetto breve ma intenso, il cui unico difetto è quello di
racchiudere in solo diciotto minuti una musica che ci sarebbe piaciuto
ascoltare almeno per un’ora. E’ probabile che dopo questa veloce
incursione nel rock blues, Leela James torni al suo consueto mood. Ma se
in futuro decidesse di replicare, poco ma sicuro, saremmo qui ad
attenderla a braccia aperte.
VOYO: 7
Blackswan, giovedì 02/05/2019
1 commento:
Ciao Blackswan,
era un bel po' che non passavo di qua, ero in cerca di informazioni sull'album di Leela James, e il fato mi ha portato da te. Al di là che dati i miei gusti, come puoi immaginare, avrei preferito che la virata fosse dal "Rock Blues all'r'n'b" e non viceversa, sono contento di essere capitato sotto il sole, come un killer.... In onore dei vecchi tempi, farò un salto, anzi un volo sulla teiera di Lucien, e un tuffo in palude dal buon vecchio e saggio Ally...
Alla prossima
Cheers
Lysergicfunk
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