Melissa
Etheridge non è certo una di quelle artiste che hanno rinnovato
profondamente la musica; eppure, i suoi dischi sono sempre stati pervasi
da una sincerità di fondo che l’ha fatta amare, dal pubblico e dalla
critica, concedendole perfino il lusso di aggiudicarsi un premio Oscar
nel 2007 e ben due Grammy Award.
Le
sue canzoni, infatti, possiedono quello spirito indomito e battagliero,
a cui la Etheridge non ha mai rinunciato anche nel corso della vita,
vincendo una grave malattia, raccontando senza veli la propria
omosessualità e combattendo tutte le battaglie nelle quali vi fossero in
gioco i diritti civili e le istanze dei meno fortunati. Una donna
grintosa e irriducibile, dunque, che ha saputo contaminare di
inesauribile energia il suo melodico heartland rock diretto e senza
fronzoli, essenziale quanto si vuole, ma sempre irrorato di trasporto e
passione.
Dopo aver riletto il catalogo Stax con il convincente Memphis Rock And Soul
del 2016, disco di cover interpretate con il consueto timbro graffiante
e indomita passionalità, Melissa torna alla specialità della casa, con
questo The Medicine Show, un album che alterna vibranti rock a tiro chitarristico a ballate con il cuore in mano.
La scaletta si apre con la title track,
un rock blues potente, caciarone e un po’ tamarro, che però, dopo un
paio di ascolti, funziona decisamente bene come apripista. I toni si
abbassano con Wild And Lonely, mid tempo rock che sembra
plasmato dalle mani di Stevie Nicks e su cui la Etheridge sfodera
un’interpretazione grintosa e appassionata che, nel ritornello, evoca, e
non poco, la forza espressiva di Springsteen. Grande canzone,
decisamente tra le migliori del disco.
Con la sucessiva Shaking,
Melissa torna a graffiare, sfoderando un riff di chitarra pesantissimo,
quasi hard rock. Un’ultima bordata, che apre un trittico di ballate: Woman Like You, melodia che stende, nonostante l’arrangiamento un po' sempliciotto, Faded By Design, classico brano alla Etheridge e una delle highlights del disco, e I Know You, arrangiamento d’archi, pianoforte e la voce meravigliosa di Melissa a far vibrare le corde dell’anima.
This Human Chain è un delizioso ed elegante funky dal retrogusto anni ’70, che sembra ereditato dal precedente Memphis Rock And Soul, Love Will Live è un rockettone vibrante ma abbastanza prevedibile, mentre Here Comes The Pain è una struggente ballata costruita attorno a un semplice arpeggio di acustica.
Chiudono il disco la magnifica Suede, neilyounghiana al midollo, e Last Hello,
commosso omaggio alle vittime del massacro alla Marjory Stoneman
Douglas High School di Parkland, avvenuta il 14 febbraio del 2018.
Canzone da brividi veri che suggella un disco prevedibile ma decisamente
riuscito. La Etheridge non ha mai voluto cambiare le regole del gioco,
ma le sue partite se le è giocate tutte con un’onestà di fondo e una
passione che da sempre sono le sue armi migliori. Così, The Medicine Show, non vuole essere altro che quello che è: un sincero e verace disco di rock americano. Non imprescindibile, semplicemente bello.
VOTO: 7,5
Blackswan, sabato 11/05/2019
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