Difficile
aggiungere qualcosa di nuovo ai fiumi d’inchiostro che sulla figura di
Stevie Nicks si sono spesi nel corso del tempo. Donna e cantante
fascinosa, voce e fisico voluttuosi, autentica icona rock, in quasi
mezzo secolo di attività, ha portato i Fleetwood Mac sul tetto del mondo
e ha dato vita a una fruttuosa carriera solista, non sempre centrata,
forse, ma comunque degna di nota, come testimoniano più di centoquaranta
milioni di dischi venduti complessivamente.
Forse non ci sarebbe stato da aggiungere nemmeno quest’ulteriore capitolo, visto che di best of
sulla sua produzione solista ne erano già stati pubblicati tre,
l’ultimo dei quali, vado a memoria, nel 2007. Questa nuova raccolta
della Rhino, uscita per celebrare la fresca seconda ammissione (la prima
era avvenuta con i Fleetwood Mac) di Stevie Nicks nella Rock And Roll Of Fame,
possiede il plus di spingersi fino a coprire gli ultimi anni di
carriera dell’ormai settantenne cantante, ed esce in versione cd
singolo, in versione deluxe con tre cd e in versione vinile, con un box
di sei dischi.
Inutile
dirlo, la versione deluxe è di sicuro quella più appetitosa, e con un
sovrapprezzo non eccessivo è possibile portarsi a casa un cofanetto di
sicuro interesse, soprattutto per chi conosce poco la Nicks solista.
Il
primo cd, è un vero e proprio greatest hits, contenente un filotto di
canzoni votate a un pop rock adulto e melodico, alcune delle quali,
oltre a essere bellissime (Edge Of Seventeen, Rooms On Fire, Blue Denim, Secrets Love), ebbero anche un notevole ritorno commerciale (si pensi che il solo Bella Donna del 1981 vendette più di quattro milioni di copie).
Il
secondo cd è ancora più interessante e contiene collaborazioni e
duetti, alcuni dei quali davvero pregevoli. Inutile citare l’immensa, e
ovviamente immancabile, Stop Draggin’ My Heart Around con Tom
Petty (Petty e i suoi Heartbreakers compaiono spesso in questa raccolta,
anche in ordine sparso), ma è invece opportuno segnalare il contributo
della Nicks a Sound City – Real To Reel (progetto di Dave Grohl del 2013) con You Can’t Fix This, il duetto con Lana Del Rey con Beautiful People Beautiful Problems (da Lust For Life del 2017) e l’inconsueta Santa Claus Is Coming To Town eseguita insieme a Chris Isaak. E questo, solo per citarne alcune delle diciotto canzoni ricomprese in questo secondo disco.
Il terzo e ultimo cd, invece, raccoglie performance dal vivo, che toccano anche il repertorio Fleetwood Mac (Dreams, Sara, Rhiannon) e che regalano autentiche chicche (una Rock ‘n’ Roll dei Led Zeppelin) e brani che hanno fatto parte della colonna sonora di alcuni film.
Un
packaging elegante e un booklet con poche foto, ma belle, completano il
cofanetto, consigliato vivamente a chi a vuole farsi un’idea della
Nicks fuori dalla casa madre Fleetwood Mac, o a chi, come il
sottoscritto, non resiste alla tentazione di possedere ogni silgola nota
suonata da una delle figure più carismatiche del pop rock americano
degli ultimi cinquant’anni.
VOTO: 8
Blackswan, venerdì 14/06/2019
4 commenti:
Probabilmente non resisterò alla tentazione nemmeno io... :)
@ Roberto: come darti torto...
Da ragazzino 16enne mi sono innamorato più del suo aspetto fisico che non di quello musicale dei Fleetwood (così come mi capitò per Carly Simon). Poi da 45enne mi sono dovuto ricredere e mi sono innamorato anche della Stevie artista. Un abbraccio.
@Granduca: a chi lo dici! Lei e Blondie erano due fari nella notte. Un abbraccio a te! Bello rileggerti! :)
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