Se la son presa con calma, i Sunsleeper, hanno fatto passare tre anni dal loro esordio, avvenuto nel 2016 con l’Ep Stay The Same,
hanno affinato le idee, trovato dieci canzoni che potessero funzionare,
le hanno sistemate, arrangiate e finalmente pubblicate.
Il risultato è questo You Can Miss Something & Not Want It Back,
un disco ben curato in fase di produzione e omogeneo nel suono, con cui
la band originaria dello Utah ha messo a punto la propria idea di emo
rock, perfezionando il songwriting e dando corpo ulteriore alle buone
idee già intuite all’esordio.
Il
disco, è questa la prima sensazione, è ben suonato e trova forza
nell’affiatamento della band e in un suono che, come si diceva, risulta
coerente, compatto ed equilibrato. In linea con le caratteristiche del
genere, la scaletta procede tra atmosfere malinconiche, melodie
facilmente assimilabili, a cui, per converso, fanno da contraltare
improvvise bordate di chitarra e grintose accelerazioni.
Tuttavia,
come spesso accade nei dischi emo, il confine tra una grande canzone e
un prodotto di facile ascolto, buono per la truppa, è assai labile. Così
i Sunsleeper oscillano fra brani ispirati e sorretti da buone idee, che
richiamano alla mente la miglior tradizione emo di inizio millennio, e
altri momenti totalmente prescindibili.
L’apertura carezzevole di Feel The Same,
così semplice e diretta, è un ottimo biglietto da visita; ma le doti
della band sono confermate anche dalla sognante progressione di Souvenir, dalle accelerazioni di No Cure, dall’ottimismo sferragliante di I Hope You’re Ok o dalla melodia nebulizzata della conclusiva Home.
Ci sono però anche episodi più banalotti, che tolgono spessore alla scaletta, come la prevedibile Casual Mistakes o il mood adolescenziale delle chitarre pop punk di Soften Up.
Piccoli
difetti che, però, non pesano più di tanto sull’economia di un disco
gradevolissimo e di facile ascolto. Nonostante la maturità artistica sia
ancora lontana, i Sunsleeper possiedono indubbio talento e, se sapranno
seguire la strada tracciata da grandi band di genere, come a esempio i
Brand New, dando profondità e spessore alle composizioni, ne ascolteremo
delle belle. Comunque sia, promossi.
VOTO: 6,5
Blackswan, venerdì 16/08/2019
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