Come
smascherare coloro che esercitano il potere nell'ombra? Come vendicarsi
di chi ti ha inferto le ferite più sanguinose e umilianti? Ritroviamo
in questo nuovo romanzo Melchor Marín, il poliziotto appassionato di
libri protagonista di Terra Alta. Ad alcuni anni di distanza dalla morte
dell'amatissima moglie Olga, torna insieme alla figlia Cosette nella
sua Barcellona, dove dovrà affrontare l'indagine più spinosa e
difficile: qualcuno infatti tiene sotto ricatto la sindaca della città,
utilizzando un video hard che risale a molto tempo prima. Ancora segnato
dal profondo dolore per non aver trovato gli assassini di sua madre, ma
sempre guidato dalla sua rigorosa integrità morale, Melchor dovrà
capire se il ricatto faccia parte di un progetto più articolato di
destabilizzazione politica. E questo lo costringerà a entrare nelle
stanze del potere, dove regnano il cinismo, l'ambizione sfrenata e la
corruzione.
Dopo una serie fortunatissima di saggi romanzati, che hanno portato
Javier Cercas ad essere una delle penne spagnole più seguite anche a
livello internazionale, lo scrittore originario di Ibahernando ha virato
verso il genere thriller, pubblicando lo scorso anno l'acclamato Terra Alta.
Indipendenza
ne è l'ideale seguito, anche se in questo caso il contesto non è più
quello della Catalogna rurale ma quello della capitale, Barcellona. Qui,
la sindaca in carica viene ricattata da sconosciuti che minacciano di
rendere pubblico un vecchio video hard che la vede coinvolta, a meno che
non paghi una forte somma di denaro e non si dimetta dalla carica.
Melchor, viene chiamato a collaborare alle indagini, che, si scoprirà a
breve, coinvolgono la Barcellona bene e
conducono a torbidi episodi risalenti a un lontano passato.
Se Terra Alta si concentrava maggiormente sulla trama gialla, rispecchiando alla perfezione le caratteristiche del genere, Indipendenza allarga la visuale e, immaginando un epoca post covid di qualche anno avanti nel futuro, si sofferma sullo scenario politico e sociale di un paese, la Catalogna, allo sbando etico e vittima della sete di potere di una classe dirigente corrotta.
La narrazione, inoltre, riannoda i fili della vita di Melchor (l’omicidio della madre, il rapporto con l’amico Vivales) e trasforma il romanzo precedente in un evento reale nella finzione di quello presente, tutti elementi, questi, che rendono la lettura più coinvolgente e lo svolgimento meno prevedibile. Se, tuttavia, l'intreccio narrativo funziona a meraviglia, denotando l'abilità di Cercas nel muoversi anche al di fuori della propria comfort zone, il finale un po' troppo frettoloso, lascia un po' di amaro in bocca, almeno per gli amanti del thriller. Il quale, alla fine dei conti, risulta essere solo un pretesto con cui lo scrittore spagnolo indaga sul tessuto sociale della sua terra d’adozione, riflettendo sui moti indipendentisti (richiamati dal titolo) e sulla morte degli ideali in politica. Un libro, quindi, che resta sospeso a metà, come forse nelle intenzioni del suo autore, e che, pur rimanendo piacevolissimo, non convince fino in fondo.
Blackswan, lunedì 21/06/2021
1 commento:
lo leggerò
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