lunedì 16 gennaio 2023

ORK - SCREAMNASIUM (KScope, 2022)

 


Ork è quello che potrebbe definirsi un supergruppo, per quanto questa definizione, di solito affibbiata a uscite estemporaneee, sembrerebbe riduttiva per un progetto solido, arrivato ormai al quarto capitolo discografico della sua storia. Tuttavia, è evidente che il termine “supergruppo” venga quasi spontaneo, una volta che si conoscono i nomi coinvolti in questa brillante avventura: i membri che compongono la line up, infatti, rispondono al nome di Pat Mastellotto (batteria, King Crimson), Carmelo Pipitone (chitarra, Marta Sui Tubi), Colin Edwin (basso, ex Porcupine Tree) e il cantante Lorenzo Esposito Fornasari, aka LEF (uno che, basta dare un’occhiata a Wikipedia, ha collaborato con il mondo intero).

Generalmente, e anche un po’ forzatamente, catalogati nell'ambito del rock progressive, la multinazionale Ork propone, invece, in questo nuovo album, una miscela esplosiva a cavallo fra alternative rock (lo sguardo puntato dritto verso gli anni '90) e metal.

LEF è un cantante strepitoso, il quale, pur mantenendo una propria specifica identità, possiede un timbro (e anche l'estensione) che ricorda alternativamente Chris Cornell e Jeff Buckley. Ed è a questi due artisti che è maggiormente ispirata la musica contenuta nelle dieci canzoni del disco, intitolato Screamnasium (un titolo, un programma). La vibrante As I Leave, che apre il disco, e l’intensa Something Broke sono la fotografia di come suonerebbero oggi i Soundgarden, mentre l’inquieta I Feel Wrong evoca il fantasma di Buckley.

Screamnasium, però, è un disco assai vario che riserva più di una sorpresa. Consequence è un’oscura ballad, in cui LEF duetta con Elisa, decisamente a suo agio anche in queste inedite vesti, mentre Don't Call Me A Joke apre la porta al progressive, grazie a una struttura decisamente più complessa. Chiude le danze Someone Waits, brano in cui compare una sezione d’archi che fa da contrappunto a un’elettrica epicità. Questo quarto capitolo della storia degli Ork è un disco potente e muscolare, che guarda al passato, rievocando un periodo storico che ha fatto breccia nel cuore di molti appassionati, a cui, quasi inevitabilmente, l’ascolto farà battere forte il cuore. Tuttavia, a prescindere da un approccio vigoroso ed energico, Screamnasium, anche nei suoi momenti più pesanti, è suonato con un’esuberanza tecnica seducente e mai fine a se stessa, circostanza, questa, che lo rende un ascolto appetibile anche per palati più raffinati. Da provare.

VOTO: 7

Genere: Alternative, Grunge, Metal

 


 


Blackswan, lunedì 16/01/2022

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