Se
non fosse stato per Carlo Verdone, grande appassionato e intenditore di musica
rock, in Italia, i Morphine sarebbero passati quasi del tutto inosservati al grande
pubblico. Invece, per un breve ma intenso periodo, il gruppo capitanato da Mark
Sandman ebbe un picco di notorietà anche da noi grazie a Viaggi di Nozze, nella
cui colonna sonora il regista romano volle inserire due brani tratti da Yes,
terzo album della scintillante discografia della band americana (Honey White e
Super Sex), e uno (I know you -Part I) tratto dal loro disco d’esordio, Good . Quel
film, che quasi tutti hanno visto almeno una volta nella propria vita, non era
un granchè. Eppure ebbe un incredibile successo commerciale, dovuto in gran parte
all’episodio in cui Carlo Verdone e Claudia Gerini interpretano una coppia di borgatari romani (Ivano e Jessica) con il pallino del
sesso estremo (‘o famo strano?) e delle canzoni rock. C’è una sequenza, in
particolare, in cui i due attori, in una camera d’albergo di Firenze, danno
vita a un sensuale balletto sulle note di Super Sex.
Basta quell’ascolto a
comprendere quanto, anche alla luce del panorama musicale degli anni ’90, la
musica dei Morphine rappresentasse un unicum per originalità e innovazione.
Quando Mark Sandman era chiamato a definire il suono della band, parlava spesso,
e non a caso, di “baritone experience”. Tra brume
jazz e urgenza blues, il rock dei Morphine era infatti marcato da sonorità
profonde e accordi in minore, che si muovevano, con passo cadenzato, attraverso
atmosfere cupe e fumose. Una musica vissuta sempre al limitare della notte, a
volte diluita in rarefazioni trasognate, più spesso accelerata nelle extrasistole ipnotiche
di una ritmica ricca di spettrale drammaticità. L’idea alla base di questo
suono innovativo stava soprattutto nella strumentazione del gruppo, lontana
anni luce dalle convenzioni dello show biz. Il sassofono baritono, misurato eppure
multiforme, di Dana Colley, il drumming, spesso sincopato e sempre
straniante, di Jerome Deupree, e soprattutto la voce profonda e il basso fretless
di Mark Sandman, che modificò lo strumento, lasciando solo due corde (l’ispirazione
gli venne vedendo suonare alcuni strumenti africani), il Mi e il La, a volte
pizzicate, in altre occasioni suonate slide. Un genere davvero indefinibile,
nel quale blues, jazz, new wave e rock, vengono abilmente miscelati e rivisitati,
e cinque dischi, alcuni a dir poco superbi (recuperate almeno Good e Cure For Pain),
sono il lascito dei Morphine alla storia.
Quando
il 3 luglio del 1999, Mark Sandman e soci salgono sul palco del festival rock
di Palestrina (Roma), intitolato Nel
Nome Del Rock, i Morphine sono all’apice del successo. Dopo aver suonato
qualche brano, Mark Sandman si avvicina al microfono per presentare Super Sex :
“Grazie Palestrina. E' una serata
bellissima, è bello stare qui e voglio dedicarvi una canzone super-sexy!".
Sono le sue ultime parole. Dopo averle pronunciate, Sandman si accascia a terra,
stroncato da un infarto. Muore a soli 47
anni e l’avventura Morphine si conclude con la pubblicazione del postumo The
Night (2000), scritto, composto e registrato solo qualche giorno prima il
decesso del cantante. Un’ulteriore dimostrazione del talento infinito di
Sandman, le cui canzoni, ricche di romantico spleen e di paesaggi malinconici,
hanno reso ancora più bella questa lunga e meravigliosa avventura che siamo
soliti chiamare Rock.
Blackswan, sabato 26/01/2013
9 commenti:
Grande gruppo! Scoperti in ritardo grazie ai blog e alla rete.
Si, li ho scoperti anch'io grazie a quel film e mi piacciono.
Non sapevo, ma non faccio testo, perchè la mia ignoranza musicale è notevole.
Ho letto su Repubblica che Lennon's figlio sta crescendo e avendo un certo successo.
Tu cosa ne pensi?
Cristiana
Mi ha divertita rivedere quella scena del film. Il pezzo e' un gran bel pezzo, ed in effetti Verdone ( che adoro ) e' un grande intenditore di musica , oltre che di farmaci :) Peccato per il caro Sandman...ci avrebbe regalato tante altre belle cose.
Buona serata.
Ciao black, è tanto che non ci sentiamo, ma non potevo non passare a salutarti e non potevo non ringraziarti per i tuoi commenti! Grazie per non avermi dimenticata e ... complimenti sinceri per il tuo blog! fantasticamente killer come sempre!! ^__^ GRAZIE.
Vicende da film, proprio. Drammatico, é appena il caso di aggiungere...
Ma Verdone è un apppassionato...
Mi sono sconosciuti. Quante cose ci sono ancora da scoprire... per fortuna.
@ Lucien : meglio tardi che mai :)
@ Mr.Hyde : a volte anche i film stupidi regalano grandi soddisfazioni :)
@ Cri : quale dei sue ? Sean o Julian ?
@ Mary : Verdone è un intenditore sopraffino, amante degli Zep e di...David Sylvian :)
@ Stefy : ciao e grazie a te per la visita :)
@ Adriano : purtroppo, al di là del film leggero, la vicenda di Sandman è davvero drammatica.
@ Gioia :direi proprio di si :)
@ Firma : la cultura vive proprio nella continua scoperta.Fortuna che c'è sempre da imparare :)
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