Chi è Enric Marco? Un novantenne di
Barcellona, militante antifranchista, che negli anni Settanta è stato
segretario del sindacato anarchico – la CNT – e in seguito ha presieduto
l’associazione spagnola dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, ricevendo
numerosi riconoscimenti per il coraggio dimostrato negli anni e la
testimonianza degli orrori del lager. Enric Marco, un impostore. Perché nel
2005 la sua menzogna è stata pubblicamente smascherata. Enric Marco, come ha
rivelato uno storico, non è mai stato internato a Flossenbürg, e anche la sua
partecipazione alla guerra civile spagnola non è affatto dimostrata. Dieci anni
dopo, la magistrale scrittura di Javier Cercas traduce in un romanzo audace che
sfida le convenzioni narrative, l’enigma del personaggio, le sue verità e le
sue bugie. In queste pagine intense si dipana un intero secolo di Storia,
raccontato con la passione di un sovversivo della letteratura e un’ammirevole
onestà dissacratoria.
Dentro e fuori la menzogna, dentro e fuori la verità.
Un andamento altalenante, ondivago, spiazzante, per ricostruire la storia di Enric
Marco, l'uomo che ingannò per decenni una nazione, facendosi credere, prima,
combattente repubblicano, e poi, anti nazista, anti franchista e
deportato. Chi è Enric Marco? Come ha potuto mentire a tutti per così
tanto tempo? E' un genio del male, un narciso all'ennesima potenza, il nuovo
Don Chisciotte o un abilissimo mediopatico la cui cattedrale di menzogne è
però riuscita a smuovere l'attenzione di un popolo verso la sottaciuta tragedia
del nazismo e dei campi di concentramento? In bilico fra dannazione e
redenzione, il personaggio tratteggiato meravigliosamente da Cercas impone
interrogativi filosofici sulla verità, che non attengono solo al singolo individuo, ma alla
funzione della letteratura e, più in generale, all'identità di un popolo.
Perchè il "romanzo senza finzione" dello scrittore catalano oltre a ricostruire scrupolosamente la vita del più grande impostore di tutti
i tempi, apre un'ampia finestra con vista sugli ultimi settant'anni
della Storia spagnola, dalla guerra civile alla dittatura franchista, fino
al lento e travagliato ritorno alla normalità della democrazia. L'Impostore (di
Cercas consiglio anche I Soldati Di Salamina e Anatomia Di Un Istante), non è
certo una lettura semplice, soprattutto per i continui rimandi storici e
letterari; tuttavia, nonostante la considerevole stazza del volume e la
complessità della materia trattata, la prosa agile di Cercas rende godibili anche
i passaggi più ostici. E soprattutto, ci invita a riflettere sulle nostre
vite e sul valore salvifico della letteratura: la ricerca della verità
attraverso la finzione. Uno dei migliori libri dell'appena trascorso 2015.
Blackswan, giovedì 21/01/2016
1 commento:
non ero a conoscenza di questa storia... lo leggerò grazie
Posta un commento