Come si fa a non perdere la testa per Lisa Kekaula.
All’apparenza una da Sundance Film Festival. Un donnone di quelli che si
possono incontrare tra le corsie dei supermercati a riempire carrelli
fottendosene del bio e del residuo fisso nell’acqua minerale. Perennemente
imbronciata e in lite con la bilancia, lavoro precario, marito chissàdove, figli
in loop con Nike, Hip Hop e junk food, un’amica fuori di testa fissata con
treccine e manicure a cui raccontare i disastri quotidiani nel tinello di casa.
Stronzate.
Lei in realtà è una dea Punk Blues, la frontwoman
ipercinetica dei BellRays! Una di quelle che il marito nullafacente prima lo
fanno fuori e poi lo gettano via, a pezzettini, nel tombino più vicino e, i
pargoli XXL, se li mangia a colazione ripromettendosi di non farne altri. Scherzo,
ma l’ho sempre immaginata così. Una incazzatissima bomba Blaxploitation,
capigliatura afro, lingerie d’ordinanza e revolver infilato nella giarrettiera.
Naturalmente non ho la minima idea di cosa faccia nella vita Lisa Kekaula una
volta smessi i panni della vocalist dei BellRays, o meglio, una cosa la so, Rob
Vennum, lo scatenatissimo bassista/chitarrista, è pure suo marito. Mentre invece
ho ben chiari i motivi che hanno fatto sì che questa band diventasse una delle
mie preferite negli ultimi 20 anni. Caparbiamente controtendenza, daranno
sostanza e continuità R’n’R agli anni che ci faranno scollinare in direzione
terzo millennio. Cosa per nulla scontata, sono anni di grande rimescolamento
musicale in cui, tutto e il contrario di tutto, avrà la stessa presunta
dignità. Per tantissimi il Rock non è più il contenitore di riferimento e il
Blues è un vecchio arnese da dimenticare in cantina. E’ la fine di un epoca,
quella degli steccati musicali. Quella dei gusti son gusti e vaffanculo alle
passioni di una vita! Ma noi si resiste, si resiste alla grande, anche grazie
ai BellRays!
Muovono i primi passi agli albori dei ’90, culo al
caldo in California, testa e cuore a Chicago o Detroit. L’esordio in grande
stile è però solo del 1998 con Let It
Blast, brani provenienti da vecchie demo e materiale nuovo di zecca. Con
l’ingresso in pianta stabile di Tony Fate alla chitarra il Punk irrompe nelle
loro composizioni, e la festa, quella vera, può cominciare. Da allora solo
materiale altamente infiammabile. Sette album in tutto, otto se aggiungiamo In The Light Of The Sun, uscito su cassetta nel 93 e riproposto su cd nel 2002. Black Lightning, ultimo della serie, è l’ideale
e dirompente compendio della loro avventura musicale. A mio parere il disco più
bello dei BellRays.
Si parte con la title track, prima tranvata sul
grugno. Hell On Earth é la seconda! Due arroventati Hard
Blues speziati Punk’n’Roll con la voce di Lisa che arriva là dove pochissime,
tra quelle della sua generazione, possono vantarsi di aver dato anche solo una
sbirciatina E’ un uno-due di scellerata potenza: knock-out tecnico, asciugamano
sul quadrato, tutti a casa! A stemperare così tanta energia Sun Comes Down, un brano che, fosse
uscito qualche lustro prima, avrebbe fatto esultare il Tarantino di Jackie
Brown. Si riparte, mille all’ora, con On
Top, incalzante come poche, riff tamarro
quanto basta. Altri 3 minuti di puro orgoglio R’n’R. Ci si rilassa per 4:00
minuti con Anymore (Peter Buck e Bettye
LaVette in session?), per tornare a scatenarci subito dopo con Power To Burn, Living A Lie, Everybody Get
Up e Close Your Eyes. Incredibile
sequenza di brani a rotta di collo nei quali tutte le prerogative dei BellRays
vengono esibite senza fronzoli e a volumi altissimi. Chiude la scaletta The Way, una sciccheria R’n’B, la grappa
millesimata da centellinare elegantemente a fine serata dopo esserci scolati,
direttamente dalle bottiglie, tutto il banco delle IPA!
Nel 2013 è uscito l’album omonimo dei Lisa &
The Lips. Una nuova ragione sociale e un nuovo inizio per Kekaula & Vennum
alla ricerca di un pubblico decisamente più abbordabile. Il disco non è male ma
gli spettacolari BellRays sono stati e, speriamo possano ancora essere, altra
cosa.
Porter Stout, mercoledì 17/02/2016
5 commenti:
Un discone, di quelli da tenere sempre a portata di mano.
Aiutooo , non vorrei essere nei panni del marito . In confronto a Lisa Tina Turner è una cheerleader, che energia !!!!! su tutte molto bella Anymore ... un continuo crescendo !!!
Uno dei miei preferiti insieme a The Red, White and Black. Roba che ti migliora la giornata!
Blacksnaw: :)
Max Dello: Bel tipino Lisa, Anymore è un pezzo fantastico!
Diego: Altro gran disco dei BellRays. Band davvero sottovalutata!
Scusami Nick, ti ho storpiato il nick :)
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