Per tutti gli amanti del southern rock l'occasione è
ghiottissima: acquistare, al prezzo di uno, gli ultimi due album dei Whiskey
Myers, una delle band di genere più interessanti della nuova leva. E' infatti
uscito, a fine del mese scorso, questo double pack contenente
Firewater del 2011 e Early Morning Shakes del 2014 (Road Of
Life, primo album datato 2008, è praticamente introvabile), oltre a un booklet
di venti pagine circa, contenente tutti i testi delle canzoni. I Whiskey Myers
provengono da Palestine, Texas, e come nella migliore tradizione sudista,
sono composti da cinque elementi, con due chitarre in pianta stabile (quelle di
Cody Tate e John Jeffers) a cui eventualmente può aggiungersene una terza,
suonata dal frontman Cody Cannon (al basso troviamo Gary Brown e alla
batteria Jeff Hogg). La fonte di ispirazione della band, come è prevedibile in
questi casi, sono i leggendari Lynyrd Skynyrd, e, nemmeno troppo a
sorpresa, un paio di miti dell'outlaw country, che portano il nome di
Waylon Jennings e Hank Williams. Con riferimenti di questo tipo, oltre a una
punta di originalità compositiva (che non guasta mai), i Whiskey Myers si
muovono entro i confini di genere, miscelando con gusto hard, boogie, blues,
country e un pizzico di spezie texane. I due album procedono essenzialmente
sulla stessa lunghezza d'onda, anche se Early Morning Shakes, prodotto da Dave
Cobb (già con Chris Stapleton e Jason Isbell), possiede un tocco
mainstream in più. Ballatone che profumano di rovere e bourbon si alternano a
brani decisamente più graffianti, aperti da riff di scuola Black
Crowes o costruiti su quegli epici crescendo, in cui le chitarre acustiche
preparano il tiro incrociato delle chitarre elettriche, che cavalcano poi velocissime
verso l'orizzonte. Pur rimanendo in un ambito ben noto, i Whiskey
Myers lasciano però immutata la potenza delle loro performance live (fate
un salto su youtube a dare un occhio) anche in sala di registrazione,
sbrigliando gli strumenti e mantenendo quell'approccio un po’ rurale che è
linfa vitale per il genere. In più, e questo è l'aspetto saliente, ci sono le
canzoni, quasi tutte sopra la media, alcune davvero ottime: Dogwood, Shelter
From The Rain e Colloquy per Early Morning Shakes, Ballad Of A Southern
Man, Broken Window Serenade e Strange Dreams per FireWater. In attesa del
nuovo disco in studio, che era previsto per il 2015, ma uscirà probabilmente
alla fine dell'anno in corso, se qualcuno volesse farsi la bocca buona, questa
è l'occasione giusta.
VOTO:
FIREWATER
8
EARLY
MORNING SHAKES 7,5
Blackswan, mercoledì 16/03/2016
1 commento:
invece questi ragazzi sono bravi
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