Chi attendeva
un nuovo disco dei Fleetwood Mac (l’ultima prova in studio, Say You Will,
risale al 2003), non resterà comunque deluso. Lindsey Buckingham e Christine
Mcvie suona a tutti gli effetti come un disco della band anglo - americana.
In studio, infatti, oltre al chitarrista e alla cantante, sono entrati
anche Mike Fleetwood e John Mcvie, che hanno offerto i propri offici per la
registrazione dei brani. Assente ingiustificata è solo Stevie Nicks, che aveva
precedentemente dato il proprio assenso a partecipare alla stesura del disco,
salvo poi rimangiarsi la parola e dedicarsi ad altro. L’album, inoltre, è stato
partorito nel mitico Studio D al Village Recorder di Los Angeles, il luogo
dove, nel lontano 1979, era stato registrato lo splendido Tusk. L’intento, a
detta dei due, è stato quello di ricreare la magia e la chimica che aveva reso
quel disco una rilucente gemma di pop-rock a stelle e strisce. Gli anni passano,
però, e l’antica creatività si è un po’ offuscata, soprattutto se come pietra
di paragone si prende il disco più bello e più creativo dell’avventura
americana dei Fleetwood. Tuttavia, Lindsey Buckingham & Christine McVie non
è affatto un disco da buttare, anzi. In scaletta dieci canzoni pop perfette, di
quelle che rimangono in testa fin dal primo ascolto. Una spruzzata di
California e una di elettronica, creano un mix equilibrato fra suoni vecchi e
nuovi. Lo zucchero c’è, e questo era immaginabile, ma ci sono anche melodie
irresistibili ed è quello che tutti, dopo Rumours, si aspettano ormai esca
dagli uffici della premiata ditta. Qualche canzone è di gran livello (l’inziale
Sleeping Around The Corner, a firma Buckingham, e la conclusiva Carnival Begin, a
firma McVie), qualche altra ricorre a soluzioni di grana grossa (la cafonissima
Too Far Gone), e sulle restanti prevale l’indiscutibile mestiere della coppia,
facilitato da un ottimo lavoro di produzione (Buckingham, Mitchell Froom, anche
alle tastiere, e Mark Needham) che trasmette un senso di coesione all’intera
scaletta. Non certo un capolavoro, ma chi ama il pop di classe troverà in
questo duet album pane per i suoi denti.
VOTO: 7
Blackswan, martedì 27/06/2017
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