Confesso che la dichiarazione di Alessandro Di
Battista, verso il quale non ho alcun preconcetto, mi ha lasciata un po'
sbalordita. E non tanto per il ricorso a un sostantivo (peraltro di largo uso
nel comune linguaggio) che evoca il mestiere più antico del mondo, quanto per
categorizzare certi giornalisti, rei di avere infangato la sindaca Virginia
Raggi, assolta con formula piena dall'accusa di falso documentale per la nomina
di Renato Marra alla direzione del dipartimento Turismo del comune di Roma.
Siamo tutti d'accordo che in Italia il fenomeno di editori in conflitto di
interessi sia diffuso ma lasciarsi andare ad apprezzamenti dal sapore sessista
lascia amareggiati.
E non perché sia una femminista dell'ultima ora. Se Dibba,
da libero cittadino qual è attualmente, esprime un'opinione più o meno
condivisibile nei toni possiamo anche storcere il naso, ma quando un
vicepremier, nonché ministro, aggiunge un carico da 90 definendo i giornalisti
"infimi sciacalli", mi pare che il ruolo istituzionale sia andato a
farsi benedire. E non nel senso che intende Silvietto quando agita lo spettro
di anticamera della dittatura.
Viene da ridere: il bue dice cornuto
all'asino. L'editto bulgaro che segno' la cacciata dalla Rai di Santoro,
Luttazzi e Biagi, e'ancora impresso nelle nostre menti. Così come la recente
epurazione di Paolo Del Debbio, Mario Giordano e Maurizio Belpietro, rei della
sconfitta elettorale di Forza Italia a causa delle loro presunte simpatie per
il Carroccio.
A questo scenario squallido si aggiunge a pieno titolo il Pd
renziano con l'allontanamento di Massimo Giannini, dopo le polemiche seguite
alla puntata del programma televisivo sul caso Etruria e l'allora ministra
Boschi. Tutto il mondo è paese, dunque, e i giornalisti non sono tutti santi.
Nel caso del Movimento 5 Stelle che si professa in totale discontinuita' col
passato, e' mancata la forma. Apostrofare i nemici con epiteti offensivi e
spregevoli non è pertinente con una carica istituzionale. Diceva Oscar Wilde:
"Avere avuto una buona educazione, oggi, e' un grande svantaggio. Ti
esclude da tante cose". Il fatto grave e' che le persone educate sembrano
ormai escluse da tutto.
Cleopatra, lunedì 19/11/2018
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