lunedì 4 maggio 2020

IL MEGLIO DEL PEGGIO



Secondo il senatore di Scandicci i morti di Bergamo e Brescia, se potessero parlare, ci direbbero di ripartire anche per loro. Il punto non è tanto la ripartenza che prima o poi dovrà avvenire con la massima prudenza, sia chiaro, (e su questo tema ci sarebbe da versare fiumi di inchiostro, specie sulla gestione dei trasporti), quanto il fatto che al cattivo gusto non c’è più un elementare senso di decenza. Del resto cosa possiamo aspettarci da politici che anziché dare il buon esempio, occupano inopinatamente l’aula di Montecitorio lanciando strali, perlopiu’ sgangherati, contro il Governo? Altro che concordia e unità nazionale raccomandate dal presidente Mattarella. Entrambi i Mattei marciano separatamente per colpire uniti Giuseppe Conte e tutto l’esecutivo. L’uno (Renzi) ha chiaramente scandito in Senato che non ha negato i pieni poteri a Salvini per darli a un’altro. E chiosa così: “Prima gli italiani escano di casa poi vediamo se uscire dalla maggioranza”. In cauda venenum, insomma. Il Capitano, dal canto suo, si improvvisa salvatore della Patria invocando l’uscita immediata dalla reclusione forzata, come se una mattina il comitato tecnico scientifico si sia svegliato con il piede sbagliato e dopo essersi riunito abbia detto: “Che ne dite di chiudere in casa gli italiani?”. Quei cattivoni degli scienziati, gli stessi contro cui il senatore di Scandicci rivolge tutto il suo livore rivelando nientemeno competenze scientifiche del tutto inedite. In aperta polemica con l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha avanzato una previsione pessimistica in caso di un allentamento troppo repentino delle misure di contenimento del Covid, Matteone Renzi, eterno primo della classe, ha twittato: “Nel momento di massima emergenza l’Italia ha avuto 4000 pazienti in terapia intensiva per Covid. Oggi sono 1863. Dire che a giugno potrebbero esserci bisogno addirittura di 151mila posti in terapia intensiva è FOLLE. C’è chi vuole seminare il panico. Noi manteniamo lucidità”. Noi chi, di grazia? Diceva Esopo che più piccola è la mente più grande è la presunzione. Nel caso dei Mattei, ahi noi, la presunzione non conosce confini.

Cleopatra, lunedì 04/05/2020

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