Rio è la prima canzone e la traccia che dà il titolo al secondo album dei Duran Duran, pubblicato nel 1982. Il debutto omonimo diede alla band un abbrivio di notorietà con i successi Girls On Film e Planet Earth, ma fu il sophomore a farli salire di livello con quattro grandi hit, e cioè "My Own Way", "Hungry Like The Wolf", "Save A Prayer" e, appunto, "Rio".
A dispetto di quello che molti credono, Rio è una metafora dell'America, e la canzone era stata concepita per rappresentare il desiderio dei Duran Duran di avere successo negli States, cosa che poi avvenne. Il gioco di parole è interessante, dato che Rio è cantata come se fosse il nome di una ragazza, e la parola evoca immagini della popolare e glamour città brasiliana, che si sposa con l'immagine esotica che la band stava coltivando in quegli anni. Il testo, tuttavia, afferma chiaramente "dalle montagne del Nord fino al Rio Grande", siti geografici che ben rappresentano l'intera estensione del territorio statunitense. Ecco che allora Rio, non ha nulla a che vedere con il Brasile, ma indica il fiume Rio Grande, che separa gli Stati Uniti dal Messico.
Muoviti sul pavimento adesso, tesoro,
Sei un uccello del paradiso
Sorriso gelato alla ciliegia
Suppongo sia molto carino
Questi versi, con cui la canzone inizia, poi, sono ambientati a Birmingham, in Inghilterra, e non su una spiaggia brasiliana. Simon Le Bon ha spiegato che si trovava in un ristorante nel centro della città e fu attratto da una cameriera che si muoveva sinuosa fra i tavoli e che sembrava letteralmente dondolare sul pavimento.
Un incipit dalla genesi prosaica, dunque, che contrasta con l’esotico video che accompagnò la canzone e che contribuì moltissimo a inquadrare l'immagine dei Duran Duran come superstar internazionali.
Girato al largo della costa di Antigua, mentre la band era in vacanza lì (andavano così d'accordo all'epoca che addirittura facevano le vacanze insieme), i video coglie i Duran Duran che apparivano indossando abiti costosi, mentre erano a bordo di uno yacht. Il personaggio Rio appare come una donna dall'aspetto esotico che è l'oggetto delle loro attenzioni.
Il clip è stato diretto da Russell Mulcahy, che ha realizzato la maggior parte dei video della band in questo periodo. L’idea di girare le sequenze sullo yacht venne al regista per il semplice fatto che arrivò ad Antigua in barca, proprio quella barca, a seguito di un manager della band che voleva incontrare il gruppo che era lì in vacanza.
Il video, ai tempi, fu oggetto di polemiche, e parte dell’opinione pubblica criticò la band perché la loro immagine, e quella di Rio in particolare, veicolava uno stile di vita da privilegiati, ben lontano dalla realtà vissuta da coloro che ne compravano i dischi. La band ha sempre rimandato al mittente queste critiche, sostenendo che Rio non era uno stile di vita, ma una totale fantasia, e che il video aveva solo intenti comici, visto l’improbabile contesto in cui era girato. Tra l’altro, nessuno di loro, ai tempi, possedeva degli yacht, e Nick Rhodes, ad esempio, era refrattario a salire in barca, a meno che non fosse saldamente ormeggiata.
Per ottenere il suono distintivo della canzone, in fase di registrazione furono impiegati alcuni trucchetti. Il sintetizzatore, ad esempio, era collegato a un arpeggiatore, uno strumento che crea un effetto arpeggio, scorrendo automaticamente una sequenza di note. Inoltre, il tastierista Nick Rhodes ha creato il suono all'inizio del brano, posizionando alcune aste di metallo sulle corde di un pianoforte a coda, e quindi registrando al contrario quanto aveva suonato.
La ragazza che si sente ridere nella pausa strumentale è la fidanzata di Nick Rhodes dell'epoca, Cheryl, la stessa che si può ascoltare ridere anche in "Hungry Like The Wolf".
Blackswan, lunedì 24/03/2025
1 commento:
All'epoca mi stavano parecchio sulle balle, però rivederli e risentirli oggi finisce per essere un piacevole viaggio nel tempo. Come eravamo giovani, mannaggia...
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