martedì 26 agosto 2025

Bush - I Beat Loneliness (earMusic, 2025)

 


Tra le altre cose, il 2025 sarà anche ricordato per il prepotente ritorno in auge degli anni ’90: non solo per l’inaspettata e mediaticamente celebrata reunion degli Oasis, ma anche per la pubblicazione dei nuovi album di Skunk Anansie, Pulp, Suede, Garbage e, da ultimo, anche dei Bush.

Nati nel 1992, definiti la risposta inglese al grunge americano, fin dagli esordi i Bush hanno proposto una visione rock, talvolta contigua al metal, onesta negli intenti e dal sapore decisamente radio friendly. Il botto lo fecero nel 1994, con il loro debutto Sixteen Stone, album che si portò a casa sei dischi di platino, e con il successivo e più cupo Razorblade Suitcase (1996), che raggiunse, scalpitante, la vetta delle classifiche americane. Nel 2002, lo scioglimento e uno iato durato ben dieci anni, fino al ritorno sulle scene nel 2011 con The Sea Of Memories, a cui sono seguiti, con cadenza triennale, altri quattro album.

Questo I Beat Loneliness è l'ultima uscita della band, un disco che non raggiunge le vette degli esordi, ma che presenta i Bush in forma smagliante e un filotto di dodici canzoni di ottima fattura. Una produzione moderna e avvolgente leviga una scaletta coinvolgente, che alterna momenti più duri e grintosi ad altri votati a un mood più intimo e malinconico.

Meno duro del precedente The Art Of Survival, I Beat Loneliness non presenta deviazioni da un suono consolidato nel tempo, è un disco Bush al 100%: grande intensità emotiva, insufflata dall’ottima performance del vocalist Gavin Rossdale, riff frontali, ragionati inserti di elettronica, ritornelli immediati, e un piglio radiofonico, ma mai banale, che è il marchio di fabbrica della band.

La fragilità umana, la quotidiana battaglia di vivere nel mondo odierno, e il dolore di un cuore spezzato sono i temi di un disco che, come accennato, alterna assalti elettrici e tiro adrenalinico, a pause più riflessive e drammatiche.

Il beat di "Scars" apre il disco su note sospese in un vapore di cupa mestizia, che lasciano presto spazio a una fragorosa esplosione di metallo incandescente, e la successiva title track, si muove rapida su un ritmo pulsante, mentre le chitarre ruggenti accompagnano la voce commossa di Rossdale sulle ali di un ritornello malinconico ma di facile presa. Chi si fosse scordato come suonavano i Bush negli anni ’90, si ritrova immediatamente catapultato nel loro mondo musicale, derivativo come non mai, ma consapevole di esserlo.

Se c’è un filo, infatti, che lega le dodici canzoni è la coerenza, la sincerità espressiva che non si è mai adattata alle mode, preferendo tenersi stretti i fan di vecchia data, che cercarne di nuovi. I Bush non sono certo originali, arrotondano un poco il suono, giusto per smussare gli spigoli dell’anacronismo, ma continuano a fare al meglio quello che da sempre è il loro punto di forza: alternare l’acciaio di certi riff ai ganci vocali di Rossdale, e spingere l’accelerazione fino al punto di fusione con melodie meste ma accessibilissime.

Il disco fila via godurioso, trainato da vecchie idee, certo, ma sempre declinate con passione e credibilità, come nelle lacrime di dolore che evaporano a contatto del metallo di "60 Ways To Forget People" o nell’headbanging trattenuto della sconsolata "Love Me Till The Pain Fades".

Da qui in avanti, inizia una seconda parte, in cui i toni sono sommessi, la ballata prende il sopravvento e la musica si fa atmosferica, romantica e struggente tout court, raggiungendo picchi eccelsi nelle ferite esposte della drammatica "Everyone Is Broken" e nella limpida progressione melodica della conclusiva "Rebel With a Cause", momento da accendini accesi, che ondeggiano a intermittenza nel cuore della notte.

I Beat Loneliness è un solido album rock, né più né meno, ed è, con i limiti di una formula immutabile nel tempo, un disco sincero, che arriva dritto al centro dell’emozione, anche grazie a tre/quattro canzoni tra le migliori mai scritte dalla band. Imprescindibile per i fan nostalgici, consigliato a tutti gli altri.

Voto: 7

Genere: Rock

 


 


Blackswan, martedì 26/08/2025

 

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