Non saprei dire con
esattezza quando fu la prima volta che venni a contatto con un vinile perché
ero troppo piccolo. Le cronache dell’epoca, tuttavia, narrano che i miei
genitori, consapevoli dell’effetto sedativo che la musica produceva sul mio
carattere fin troppo esuberante, mi piazzavano davanti a un mangiadischi e a
pile di 45 giri che ascoltavo tutto il giorno senza soluzione di continuità.
Con somma e reciproca soddisfazione mia e dei miei. Nonostante gli ascolti si riducessero alle hit
italiane del momento, che comprendevano paccottiglia del calibro di Rita
Pavone, Massimo Ranieri, Gianni Morandi e altre canzonette da spiaggia senza
ante né parte, venni colto quasi subito dala morbo della musicofilia ( o
musicomania ? ) che, cronicizzandosi anno dopo anno, ha finito per
accompagnarmi durante il corso di tutta la mia esistenza. A quei tempi,
ovviamente, il digitale non era stato ancora inventato, e pietra angolare della
passione era prevalentemente il vinile, nei sui formati 45 e 33 giri. I più
giovani, che hanno sempre vissuto nell’epoca del cd e dell’mp3, non possono
comprendere fino in fondo come sia cambiata la fruizione della musica negli
ultimi trent’anni. Oggi, le canzoni ci accompagnano ovunque e in qualunque
momento, te le porti sempre appresso e volendo puoi ascoltarle anche mentre sei
in acqua a nuotare. Se questo è senz’altro un aspetto positivo dell’evoluzione
tecnologica, per converso siamo entrati in un’epoca in cui la musica si consuma
rapidamente come il pranzo in un fast food : scarichi il singolo del momento,
se non ti piace lo cancelli oppure ne interrompi la riproduzione. Raro che uno
si compri un intero cd, è molto più frequente invece l’acquisto di brani
separati, che è un po’ come se di un libro leggessi solo alcune pagine saltando
a piè pari le altre. Ai tempi del vinile, l’ascolto era invece una vera e
propria attività culturale : mettevi il disco sul piatto, ti sedevi e
ascoltavi. Imparavi, riflettvi, assimilavi. E se una canzone non ti piaceva,
col cavolo che muovevi il culone dal divano per andare a spostare la puntina da
un solco all’altro, te l’ascoltavi tutta, non c’erano cazzi.
Oggi la musica è
prevalentemente liquida e impalpabile: l’ascolti ma non la tocchi con mano, è
evanescente come uno sbuffo di vapore nell’aria. Il rapporto con il vinile,
invece, era ( è ) sostanzialmente fisico, quasi carnale : lo sfioravi con
delicatezza, lo spolveravi, lo odoravi, ne rimiravi la copertina, leggevi i
testi, lo reinserivi nella busta, lo coprivi con il cellophane e lo riponevi
con amore nello scaffale. E’ probabilmente questo il motivo per cui milioni di
appassionati di tutto il mondo, anche nell’era del digitale, preferiscono i 33
e i 45 giri a qualsiasi altra forma di supporto. Lo racconta benissimo Paolo
Campana in questo Vinylmania, breve
documentario ( un’ora e un quarto circa la durata ) che traccia a grandi linee la
storia del supporto e che, attraverso un viaggio fra i cultori di mezzo mondo,
ne evidenzia caratteristiche, qualità e fascino. Un film interessante, anche se
non molto avvincente, e utile strumento di comprensione soprattutto per coloro
che da neofiti vogliono addentrarsi in un universo all’apparenza anacronistico
e che invece vive una nuova età dell’oro grazie all’entusiasmo di un numero
sempre più consistente di adepti. Certo, dopo aver visto la pellicola, resta la
sensazione un po’ fastidiosa che per molti di questi estimatori, più che una
passione, quella per il vinile sia una vera e propria malattia, un’attrazione
morbosa e feticista che riguarda più l’oggetto in sè che non la musica in esso
contenuta. Perché pur essendo palese la qualità della resa sonora dell’analogico
rispetto al digitale (credo se ne possa accorgere anche un sordo ) e indubbio il
fascino intrinseco del vinile, ciò che in
fin dei conti è davvero importante è soprattutto cosa si ascolta.
Blackswan, martedì 07/08/2012
36 commenti:
Sei proprio un cigno nero con l'auricolare!
Cristiana
Il fascino insostituibile delle copertine è la cosa che mi manca di più. Per il resto non rimpiango di certo la rabbia di quando buttavo le mie poche lire di studente per acquistare vinili orrendi fidandomi di una recensione. Per fortuna Nannucci a Bologna aveva le cabine e si imparava presto a scegliere grazie anche al passa parola ed agli amici.
...il quale Nannucci, ahimè, neanche c'è più...l'ultimo dei tanti che sono scomparsi...
Nulla da aggiungere se non che io credo, pur essendo gli mp3 file comodissimi per la distribuzione ( e anche la fruizione, dopotutto), che la musica corra grossi rischi ad affidarsi al solo digitale: dov'è l'"hardware"? Dov'è la custodia con il titolo, i nomi dei musicisti, di chi li ha prodotti?
Custodia, che bel nome! Il custode dell'omogeneità e della "veridicità" artistica del prodotto! Che garanzie di "integrità" mi offre un mp3?...devo veramente fidarmi dei "tag"?
Per ora conservare la "memoria" è ancora possibile, ma dopo 20, 30 anni di musica in mp3 ci riusciremo ancora?
Un saluto
Il vinile è insostituibile perchè è la nostra storia, perchè è vivente come una creatura, perchè ascoltarlo implica un rituale, cercarlo in mezzo agli altri e sceglierlo, quando lo compri, è una silenziosa ed emozianante avventura..
E' giusto rendergli onore come hai ben fatto.
Un post che qualsiasi mio commento rovinerebbe, trattato nella maniera giusta, nella forma giusta , con le parole giuste che ci fanno scoprire ( anche per chi ne è ignaro )la bellezza del vinile. Mi sei mancato Blackswan e dopo questo post ancora di più e me ne hai dato proprio la conferma. Spero tu abbia avuto vacanze deliziose!!Facci sognare ancora!
Non ci crederai ma ho iniziato a guardarlo ieri, poi per problemi audio l'ho interotto.
Ti farò sapere come l'ho trovato. Negli extra c'è anche un pezzo del mio amico Urz con i Neurz :)
sogno in vinile ancora.
parole sante!siamo malati di vinile e non vogliamo guarire....mai!!!
Se c'è una cosa che trasmetterò a mio figlio sarà l'amore della musica "fisica". L'mp3 ha migliore la fruibilità della musica, ma l'ha resa, come hai ben detto, impalpabile. Io ho iniziato ad interessarmi seriamente di musica quando il cd era già il supporto più usato, ma la curiosità di sapere come suonavano quei cd che tanto amavo sul loro supporto originale era troppa, anche se sfamata la mia curiosità mi accorsi che il cd avev perso importanza
tu sai quante ore passerei in quella stanza lì a frugare senza accorgermi del tempo che scorre?
Lascerei parecchia bavetta, però.
Fitzcarraldo
Questi post mi piacciono a mostro…perché mi riportano indietro nel tempo. Mi fanno riaprire alcuni cassettini della mia memoria e mi fanno venire in mente tante immagini.
Mio padre era, ed è, un malato di tecnologia e un po’questa fissa me l’ha passata.
Con questo cosa voglio dire ?? Che fin da piccolissima, ho imparato a smanettare con giradischi, amplificatori, equalizzatori, e simili. Di conseguenza, anche io, fin da piccola sono stata a stretto contatto con la musica. Sono una consumatrice bulimica di musica e ho una nostalgia fottuta dei vinili. Facevo proprio quello che hai descritto, compravo i dischi, guardavo nei minimi dettagli le copertine, li mettevo su, li ascoltavo, leggevo i testi ( che se erano in inglese mi divertivo anche a tradurre )…e ci cantavo sopra ! Che bello ! E poi, amavo registrarmi le cassette :)
Si, perché è vero che non esistevano gli I-pod, ma esistevano i Walkman, e io mi “assemblavo” compilation da paura. Amo la tecnologia, però i vinili trasmettevano un brivido in più, per non parlare del “rumore” di sottofondo inconfondibile e tipico di un disco che gira sul piatto e della puntina che lo accarezza !
Ciao Nick :)
Era proprio così! Bello, saper raccontare bene queste cose!
Vuoi mettere la magia nel mettere sul piatto un vinile e la glacialità di inserire nel lettore un cd? Già la musicalità delle parole va a favore del vinile. Sono rari i momenti in cui metto su un vinile, ma quando lo faccio tutto si trasforma in rituale magico, scartare il disco, metterlo sul torrens, spostare la testina e a volte,molto raramente, quel leggero fruscio che solo una cosa viva ti sa dare, e mentre ascolti la musica hai da guardare la copertina, i testi, e nel sottofondo una voce(quella di mio marito) che ti urla,stai attenta alla testina....finita la magia ;)
Francesca
Nel film "ghost world" c'è un pezzo dove la protagonista inizia ad ascoltare a rotazione un vinile anni 30. Ed è l'immagine che mi piace di più associata ad esso. Sogno di avere quel vinile e di ascoltarlo a rotazione..!
Quando sn nata io oramai i vinili andavano sempre meno e quando sn diventata abbastanza grande era ormai periodo di cd.
Parlavo di questa scena:
http://www.youtube.com/watch?v=hI5OMFCG1t4
:)
Fantastico post, per me la musica è il vinile.
La scena del 45 giri inserito con perfetta malagrazia di bambina nel Mangiadischi (ti ricordi, erano quasi sempre rossi o arancioni!) me la ricordo perfettamente: quanti pomeriggi con Celentano ed Elvis a manetta!!! Ma io ti aggiungo anche un carico ancora più pesante. Dai miei nonni c'era (e io la conservo ancora) una radio (enorme) che sulla parte superiore si apriva e celava un giradischi. Allora, il passato erano i 78 giri: che meraviglia.
Sono cresciuta a vinili. I miei (belli, buoni, orridi, usurati e non) li conservo tutti e quando vado in campagna, dai miei, mi ritaglio del tempo per "stare con loro". Li guardo, li tocco, li ascolto e li faccio ascoltare a mia figlia.
Sarà che invecchiando ci si lega a cose del passato ma nessuna perfetta tecnologia potrà rendermi l'emozione della puntina che "frigge" sul solco un po' usurato, brevissima e trepidante anteprima della mia musica.
Grazie per questo emozionante post.
A proposito di ricordi lontani,
la famosa copertina di Sticky Fingers dei
Rolling Stones, mi incuriosiva e turbava allo
stesso tempo.
Ero una bambina e non sapevo che l'aveva pensata,
addirittura, Andy Warhol.
L'imperituro amore per il rock dev'essermi nato così.
@ Cris : Lo prendo come un complimento :)
@ Lucien : Quanto hai ragione ! Io di soldi per vinili ciofeca ne ho spesi parecchi. Per le copertine ovvio appendendomele in casa come quadri.
@ Evil : domanda legittima. E chissà se fra dieci anni la musica non cambierà ancora aspetto rispetto a come è oggi. Nel frattempo,io continuo a comprare vinili e cd, e quando scarico metto tutto su dischetto, faccio la copertina e stampo la tracklist. Finchè non ho l'oggetto in mano, non ascolto nemmeno gli mp3 sull'ipod.
@ Mr. Hyde : condivido tutto. Di certi vinili potrei anche riassumere le volte che li ho ascoltati, sono come tessere del puzzle della mia vita.
@ Nella : tornato all'ovile. Adesso, cerco di rimettermi in moto perchè da venerdì ricomincio a lavorare.Mi godo gli ultimi scampoli di libertà.
@ La firma : attendo aggiornamenti, allora. A me non è dispiaciuto, anche se forse manca un pò di attenzione alla musica vera e propria.
@ Bartolo : io sogno anche in cassetta, a volte :)
@ Face : malati fino all'estrema unzione :)
@ Massi : la differenza fra la qualità dei suoni è evidentissima. felice che ci sia l'mp3, perchè me lo porto sempre dietro, ma quando voglio ascoltare la musica bene, metto su il vinile o il cd ( già più scarso però del 33 giri ).
@ Fitzcarraldo : Lo immagino.E' quello che faccio da quando sono bambino.Di bavetta ne ho persa parecchia :)
@ Mary : Bei ricordi. Anche io facevo compilation da paura con le cassette. In cantina ne ho quasi cinquemila,purtroppo ormai irrecuperabili.
@ Adriano : Per me, è rimasto più o meno la stessa cosa.Continuo a comprare vagonate di vinili :)
@ Francesca : :) Momenti magici.E anche l'urlo non è male :) Potere del vinile :)
@ Rose Mel : vado a cercarmi senz'altro il video. Oggi, il vinile è tornato di moda, se ne vendono ancora tanti. Il problema è il costo, eccessivo, che spesso spinge a comprare cd e scaricare da itunes o amazon. Però, tutto sommato, è bello: io continuo a mettere via i soldi della paghetta per poter comprare i miei 33 giri preferiti :)
@ Alli : Condividiamo lo stesso piacere,caro Alli :)
@ Irriverent : Mi hai fatto tornare alla mente il mio primo stereo, avuto in dono da una vecchia zia di Cremona.Aveva anche la modalità 78 giri, e quando ero piccolino, mi divertivo un sacco ad ascoltare i 33 giri a velocità doppia :) Il fruscio prima dell'inizio della musica è il senso intero della mia esistenza :)
@ Berica : Le copertine hanno sempre avuto un fascino immenso. Io adoravo quelle dei dischi dei Genesis e degli Yes. Mi perdevo per ore a guardarle e a sognare. Quanti bei ricordi...
@ Blackswan, quanto c'è dentro quegli interminabili secondi di fruscio?
@ Irriverent : per me, una vita intera. Il fruscio all'inizio e quello meraviglioso alla fine, quando capita la magia della puntina che si incanta e il fruscio si reitera all'infinito.:)
Bellissima suggestione in un pomeriggio canicolare :-)
@ Irriverent :canicolare è dir poco.Cerco di sopravvivere fra il web,chilate di rock e una full immersion di Olimpiadi.:)
Non male come programma di sopravvivenza. Io ho deciso di approfittare di questi giorni per dare una sistemata in casa...e sono sepolta dal casino :-). Sto ascoltando Al Green in cuffia perchè mia figlia ha deciso che era "cartoon time": vuoi fare cambio??
@ Irriverent : solo se il cambio lo faccio con tua figlia e posso vedermi i cartoni :))
@Blackswan: credimi, redimere ( o cercare di farlo) il casino che ho creato qui in giro, con Al Green ( adesso c'e' Ben l`Oncle Soul) a manetta in cuffia e'una passeggiata di salute rispetto ad una maratona di SpongeBob squarepants. Gosh.
Dimenticavo: il pacchetto cartoon time,.comprende irrimediabilmente la TremendaNana ;-)
@ Irriverent : Niente Looney Tunes,quindi ??? Azz...allora, meglio il casino e Ben L'Oncle Soul ( ha suonato sotto casa mia il mese scorso ).
A proposito: ti va di collaborare al blog dell'Orablù ? E' l'associazione culturale di cui faccio parte ( il link lo trovi in alto a destra sulla pagina blog ). Se hai voglia di cimentarti in qualche post, contattami sulla mia mail, ti do tutte le coordinate .Mi farebbe davvero piacere.:)
Al massimo i Baby Looney tunes...
Uhm abiti dalle parti di Villa Arconati, se suppongo bene. Io volevo venire a sentire Ben e i Pink Martini ma sono stata travolta da altri progetti..ahime'.
Conosco (e qualche volta bazzico) l'Ora Blu. Sono onoratissima del tuo invito ma non so proprio di cosa potrei scrivere....Spongebob, forse?
Spongebob va benissimo :) Non insisto,comunuqe.
Si,abito a un chilometro da villa Arconati.Una vera pacchia :)
Davvero una splendida cornice la Villa. Ci ho visto due o tre volte Paolo Conte (ora, senza piu' lo Smeraldo, la sua casa milanese) beato te.
Rispetto al blog non ho declinato l'invito, sono solo in "odor di mare"(leggi galleggio nel casino). A settembre ci sentiamo, volentieri davvero:-)
Piaciuto? :) era quello che ti ho postato nel 2 commento. Manco a dirlo..oggi mi sn piazzata il video a rotazione ;P vabbè..piazzare il vinile sarebbe stato più figo senza dubbio ma mi sn accontentata dell'umile youtube!!
@ Irriverent : passa delle buone vacanze.Con questo caldo, un pò di refrigerio acquatico è un vero sogno :)
@ Rose Mel : Visto ! Bellissimo ! Un vecchio pezzo di Skip James, uno dei padri del blues.Mi sa che trovarlo in vinile sarebbe una costosissima impresa :)
@Blackswan: prima del refrigerio acquatico c'e' la campagna (e i miei vinili, che sparati a manetta sul piatto alle due del pomeriggio rallegreranno vicini e cicale!).
Non posso partire senza telefono e tab, quindi I'll keep in touch :-)
Alla prossima!
Ah, il vinile.... ^_^
Io sono cresciuto quando già le audiocassette dilagavano, ma il vinile mi ha sempre affascinato molto di più, non ci sono cazzi, il vinile non lo puoi solo sentire, lo devi ascoltare, non puoi far partire la riproduzione come con l'mp3 e metterti a fare altro, il vinile pretende attenzione ed è giusto così....
A proposito, per il prossimo vinilmania non credo di esserci perchè se non sbaglio è 13 e 14 ottobre e a Dio piacendo io in quei giorni sarò in quel di Dublino, però per febbraio ci sono sicuro! ^_^
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