Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo
Checché ne dica il Magnifico Matteo, l'Italia è in
affanno. La crescita economica mostra segni di debolezza rispetto alle
previsioni e l'UE ci sta col fiato sul collo. Non è una novità, certo. Padoan e
compagnia bella ostentano ottimismo a palla sulla ripresa economica, ma
l'aumento del Pil è davvero risibile: chi sostiene un incremento dello 0,8%,
chi pensa allo 0,7% e chi ritiene verosimile uno 0,6%. Comunque la si voglia
raccontare, un fatto appare chiaro: il debito pubblico continua a montare come
la panna. Siamo arrivati a quota 132,6% del Pil e mi pare che ci sia poco da
stare sereni. "Se ne facciano una ragione. L'Italia è tornata"
dice trionfante il Premier, ma riesce un tantino difficile dare credito a tanta
ostentazione di sicumera. Quando Renzi gongola, la fregatura è praticamente
dietro l'angolo. Tanto più che ai burocrati europei i conti italiani non tornano
e non ci sarebbe da meravigliarsi se il nostro Paese torni a essere di nuovo un
sorvegliato speciale. Il che significa austerity, nuove tasse. Altro che
riduzione della pressione fiscale, come invece sostiene Matteone, dopo due anni
di regno. Tanto a pagare saranno sempre i soliti tapini, cioè noi, lavoratori e
pensionati. Banche e imprese, invece, la faranno ancora una volta da padrone.
Non è bastato avere spolpato i diritti dei lavoratori con il superamento
dell'articolo 18, concedendo alle imprese mano libera sui licenziamenti.
Macchè. Gira che ti rigira, si finisce sempre sulle pensioni. Una delle ultime
trovate di questo governo creativo è mettere le mani su quelle di
reversibilità, così da combattere (non si è capito come) la povertà. E se le pensioni
vanno (e non si sa dove), ci sono vitalizi che ritornano. Come quello dell'ex
deputato Dc, Gianmario Pellizzari, condannato a 8 anni per bancarotta
fraudolenta e ora riabilitato, che ha riottenuto il vitalizio di 5.481,00 euro
mensili. Quando si dice l'uguaglianza. E non è finita: il nostro Matteo ci
stupisce con effetti speciali. Con il pretesto del recepimento della direttiva
europea 2014/17, le banche si aggiudicano nuovi poteri. Che novità, direte.
Già, non ci stupiamo più. Ora potranno vendere gli immobili nel caso in cui il
cliente sia in ritardo con il pagamento di 7 rate del mutuo, anche non
consecutive (divenute 18, a seguito delle roventi polemiche innescate dal M5
Stelle). E udite bene, non ci sarà bisogno di ricorrere al giudice. Non solo:
gli istituti di credito avranno pure la possibilità di vendere gli immobili a
qualsiasi prezzo pur di recuperare il credito. E lo chiamano governo di
centrosinistra. E lo chiamano Partito Democratico.
Vittorio Sgarbi, su Facebook: "Non
può essere quello appena nato, il figlio di Vendola. Dal culo non esce
niente".
Gianluca Pini (Lega), commenta con un
post la nascita del figlio di Nichi Vendola: "Questione del figlio
comprato dal Kompagno "Svendola", ricapitoliamo: questo
povero bambino poteva avere il passaporto americano, vivere in California
(California, non Puglia, cazzo!) con sua madre, crescere guardando il tramonto
sul Pacifico, surfare, magari andare a studiare in qualche università di
livello e diventare qualcuno. E invece sarà destinato ad avere un passaporto
italiano (...) crescere a orecchiette e cime di rapa e vivere con due busoni
anziani a Molfetta. Se poi a 20 anni fa una strage di sta famiglia arcobaleno,
immagino troverà qualche giudice che gli darà tutta una serie di attenuanti e applichi
la legittima difesa".
Cleopatra, lunedì 07/03/2016
Nessun commento:
Posta un commento