Theodore
Tate, detective privato, non ha mai dimenticato la sua prima scena del crimine.
Quindici anni fa, quando era ancora uno stimato poliziotto, fu lui a ritrovare
il corpo di una bambina, Jessica Cole, in un mattatoio abbandonato. Il killer
fu identificato e arrestato e giustizia fu fatta. Ma è stato davvero così? Oggi,
a quindici anni di distanza da quell’omicidio, un nuovo killer si aggira per
Christchurch in Nuova Zelanda, e ha una lista di persone da uccidere, tutte
coinvolte nell’assassinio di Jessica. Così Tate si trova, suo malgrado,
proiettato di nuovo nelle indagini. E tutto, come allora, sembra riportarlo
allo stesso, vecchio mattatoio…
Tutti gli amanti dei
thriller prestino attenzione! Paul Cleave, romanziere neozelandese, notissimo
in patria (il suo The Cleaner è stato un best seller nazionale) e un po’ meno
da noi, è uno scrittore coi fiocchi. A dimostrarlo questo lavoro, risalente al
2012, che si inserisce con autorevolezza nel filone thriller ma che ha molte
altre frecce al proprio arco. In primo luogo, una scrittura ritmata e agile, ma
mai sciatta, spesso innervata da una buona dose di ironia. In secondo luogo, se
è vero che Theodore Tate, il protagonista buono del romanzo, non esce dalla
consueta rappresentazione del poliziotto tormentato da mille fantasmi, è per
converso ottimo l’approfondimento psicologico che Cleave fa della figura dell’altrettanto
tormentato protagonista negativo, nel quale si alternano, in modo inaspettato,
momenti di umanità ad altri di belluina ferocia. Infine, Cleave riesce a
superare la suddivisione manichea fra bene e male, per porci alcuni quesiti
etici su vendetta e perdono, temi, questi, che ricorrono in quasi tutte le
quattrocento pagine del libro. Alla fine, tuttavia, ciò che più conta in questo
genere di romanzi, sono il ritmo e i colpi di scena, e qui ce ne sono in
abbondanza. Tanto che, in alcuni passaggi del libro, la tensione si fa quasi
parossistica. Consigliatissimo per chi, sotto l’ombrellone, ama portarsi libri
d’evasione e provare qualche sottile brivido di paura.
Blackswan, sabato 25/06/2016
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