Dopo il trionfo in Premier League
del Leicester e la bella avventura della nazionale Islandese agli Europei di
calcio ecco un’altra vicenda sportiva che ha dell’incredibile. Questa storia ha
come protagonista l’inglese Marcus Willis, tennista venticinquenne di Slough, una
carriera passata nei circuiti minori con qualche sporadica vittoria nei tornei
Future, la serie C del tennis professionistico. Ranking: 772 al mondo. Guadagni
nel 2016: 258 sterline. Lavoro vero: maestro di tennis al Wawrick Boat Club di
Birmingham. Willis non sarà un genio di questo sport ma è simpatico e
anticonformista, c’è un video (cliccatissimo in questi giorni) che ci fa
conoscere il personaggio meglio d’altre parole. Lo si vede bere Pepsi e
mangiare cioccolata ad un cambio campo, pancetta prominente (10/15 kg in sovrappiù)
e atteggiamento da inguaribile impertinente. Anche per queste abitudini, non
proprio da atleta, gli amici lo hanno soprannominato “Cartman”, come il bambino
grassottello della serie a cartoni animati South Park.
E’ nel febbraio scorso che tutto cambierà,
senza che Willis possa ancora minimamente ipotizzarlo, e prenderà il via la sua
straordinaria corsa ad ostacoli che lo condurrà fino al secondo turno dei “Championships”,
il torneo di Wimbledon, il più prestigioso al mondo, dove si troverà faccia a
faccia con Roger Federer, il più grande giocatore di tutti i tempi per milioni
di appassionati.
Ma, andiamo per gradi.
Willis partecipa ad uno dei tanti tornei
regionali che danno diritto d’accesso alle pre-quali (le qualificazioni delle
qualificazioni) dello Slam londinese e vince. Niente di strano, il livello è
tutt’altro che impossibile, la mano è ancora buona e gli permette di portare a
casa il risultato. E’ in questi stessi giorni che si fidanza con una graziosa
ragazza americana, la dentista Jenny Bate, che risulterà determinante nel prosieguo
di questa storia. E’ lei infatti che fa promettere a Willis di mollare bibite e
cioccolata e provarci seriamente ancora per qualche mese: partecipare al torneo
di Wimbledon è o non è il sogno che qualsiasi tennista vorrebbe coronare fin da
piccolo? Si sa, l’amore smuove le montagne e, anche nel caso del procace Willis,
funziona. Mette da parte i propositi di ritiro dall’attività agonistica e ci dà
dentro con estenuanti allenamenti in palestra recuperando una condizione fisica
accettabile giusto in tempo per iscriversi al primo torneo di qualificazione.
Da qui in avanti sarà la volontà e
la tigna di un ragazzo che vuole compiacere la fidanzata nuova di zecca di cui
è innamoratissimo che farà la differenza contro gli avversari (sempre più
competitivi ad ogni ulteriore step) e contro il pronostico (che lo vedranno
sempre come sicuro perdente). I risultati si avvicendano a qualche colpo di
fortuna, vince le prime due partite e passa il turno decisivo perché il suo
avversario non si presenta, a quanto pare s’era smarrito in un aeroporto turco!
Comunque la si racconti, è già un grande risultato, Willis è dentro alle
qualificazioni di Wimbledon, quelle che contano e che cominciano a distribuire
anche dei bei soldini, il che non guasta affatto. Prendono parte al torneo
tennisti fortissimi che lo precedono in classifica di 500/600 posizioni. Una
follia solo a pensarci, un divario tecnico praticamente insormontabile. E’ a
questo punto che Willis inizia a dare forma al capolavoro sportivo e il suo bel
faccione pasciuto comincia a fare capolino sui tabloid d’oltremanica. Con la
complicità di chissà quale divinità del tennis, elimina in veloce sequenza: il
giapponese Sugita (top 100), Andrey Rublev (diciottenne russo tra i più
promettenti al mondo) e, infine, in un combattutissimo match, Daniil Medvedev (altro
giovane russo di belle speranze). Il sogno è servito, Marcus Willis è già nella
storia del tennis. Il giocatore con la classifica peggiore di sempre ad aver
conquistato un posto nel tabellone principale di Wimbledon.
Ad attenderlo al primo turno il fortissimo
lituano Ricardas Berankis, n. 54 al mondo, il classico match chiuso per
manifesta inferiorità che prevede un finale diverso solo nei film
strappalacrime. E infatti Willis piange, ma di gioia, perché vince anche questa
partita. Non solo, è quasi una passeggiata di salute: 63 63 64! Ora, mentre in
una sceneggiatura anche il più sciatto degli scrittori si fermerebbe, la realtà
non ne vuol sapere e al secondo turno offre in sorte a Willis il Re del tennis.
Giocherà contro Roger Federer!
Sui giornali inglesi non si parla
d’altro, Brexit e sconfitta della nazionale inglese di calcio vengono dopo. In
prima pagina c’è lui, Marcus Willis che con le sue imprese tennistiche lenisce
tutti i dolori politici e sportivi d’Inghilterra.
Tutti sanno com’è finito il match, ha
vinto facilmente Federer con il punteggio di 60 63 64. Per una volta però il
protagonista non è stato lui, a calamitare interesse e simpatia solo Willis
che, privo di sponsor tecnico, s’è presentato in campo indossando una polo griffata
sulla manica con il marchio RF. Una delle divise che Federer commercializza per
finanziare gli scopi benefici della sua fondazione. Basterebbe solo questa
trovata per fare di Marcus Willis un personaggio indimenticabile. Sulle tribune
si è sorriso, urlato (Jenny più di tutti) e fatto finta di tifare (ad ogni
punto dell’inglese i suoi amici si levavano le scarpe!) come mai era successo
sul Centrale di Wimbledon, il Tempio del tennis, la cui sacralità oramai
secolare ha per una volta lasciato spazio a quella che è sembrata più una festa
ben riuscita che un secondo turno del più tradizionale degli Slam.
E’ stata la divertita e divertente esibizione
di due fenomeni. Da una parte della rete, il genio indiscusso del tennis, Roger
Federer. Dall’altra Marcus “Cartman” Willis, n. 772 al mondo, che ha realizzato
il suo sogno e presto partirà per Philadelphia dove l’amatissima Jenny gli ha
nel frattempo procurato un buon contratto di lavoro per insegnare il tennis ai
bambini e a chiunque altro voglia, tra un palleggio e una volée, ascoltare una volta di più la
sua avventura tennistica, una delle più inverosimili e coinvolgenti della
storia. C’mon Marcus!
Porter Stout, martedì 05/07/2016
1 commento:
Io non sapevo niente di sta roba ed è pazzesca.
Cosa non si fa per la figa.
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