lunedì 23 gennaio 2017

IL MEGLIO DEL PEGGIO





Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo.

Nevica, governo ladro. E, ciliegina sulla torta, terremoti e slavine imperversano. Un 2017 che si palesa non proprio in sordina, insomma. Archiviato il funesto e bisesto 2016, l'anno nuovo ci presenta un Paese fiaccato da calamità naturali assortite e del tutto impreparato a gestire l'emergenza. Il "prevenire è meglio che curare" è un motto che non fa parte della nostra cultura, prova ne è la ricorrente e puntuale sottovalutazione dei rischi. L'Italia, si sa, è un paese geograficamente fragile. Terremoti, alluvioni e avversità climatiche di ogni sorta ci avrebbero dovuto indurre a un cambio di strategia. Un'efficace sinergia tra le istituzioni, uno snellimento della burocrazia avrebbero, in parte, contribuito a contenere i danni. Neppure il recente terremoto in centro Italia ha dato una significativa accelerazione alla predisposizione di una struttura organizzativa in grado di coordinare le realtà locali. 
E così si assiste impotenti alla disperazione di chi ha perso tutto e allo stucchevole rimpallo di responsabilità, argomenti che fanno buon gioco a quella schiera di politici senza scrupoli che indossano con nonchalance, i doposci negli studi televisivi.
Ieri, il terremoto nelle zone già duramente colpite. Oggi, il "mostro" ha le fattezze di una slavina. Ora ammettiamo, non senza qualche perplessità, che un sisma possa cogliere impreparato anche il più tecnologicamente avanzato dei paesi, ma farsi sorprendere da una nevicata sia pure eccezionale, lascia davvero sconcertati. E' tutta colpa del fato oppure qualcosa nell'organizzazione non è andata per il verso giusto? Ai posteri l'ardua sentenza.      

Cleopatra, lunedì 23/01/2017

1 commento:

Ernest ha detto...

senza prevenzione, vera, non c'è futuro