lunedì 8 febbraio 2016

IL MEGLIO DEL PEGGIO





Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo 

Il senso dei 5 Stelle per la coerenza. "Il Movimento 5 Stelle voterà compatto il ddl Cirinnà sulle unioni civili...ma sia ben chiaro che impoverito non lo votiamo" , dichiarava il senatore pentastellato Alberto Airola, qualche giorno fa. Pure il capogruppo a Palazzo Madama, Michele Giarruso, pareva netto sul punto: "Voteremo il ddl Cirinnà se non verrà stravolto, cioè se non verrà cambiato radicalmente..."  Non passa qualche settimana e voilà, si cambia registro. Il M5 Stelle per bocca del suo leader Beppe Grillo, quello del passo di lato, ricompare sulla scena e spariglia le carte con un contrordine: piena libertà di coscienza ai senatori sul tema etico della "stepchild adoption". La motivazione ufficiale? Molto semplice. La votazione on line svoltasi nel mese di ottobre del 2014 non prevedeva, a dire di Grillo, alcun riferimento alle adozioni, cosicchè agli iscritti pentastellati sarebbe stato precluso il dibattito sull'argomento. Peccato che la consultazione del 28 ottobre del 2014 lo smentisca in pieno. Il quesito contemplava l'esclusione delle adozioni "classiche" ( peraltro, non previste dal ddl Cirinnà ), ma non la stepchild adoption, ossia l'adozione del figlio del partner. Fatto sta che al giulivo Alfano non pare ancora vero. Un assist così ghiotto non gli poteva capitare. E mentre Renzi rimane "solo" nella battaglia, i grillini fanno i conti con le proteste della base per il dietrofront. Strategia politica contro il governo? Timore di perdere una fetta di elettorato a destra in vista delle amministrative? Tutto e il contrario di tutto. Anche il M5 Stelle presta il fianco al solito stucchevole teatrino. Tante dichiarazioni di intenti e poche verità. Forse, vista la delicatezza del tema, sarebbe bastata un po' più di cautela per evitare di cadere in imbarazzanti contraddizioni. "Uno vale uno" era il leitmotiv del Movimento. Ma, evidentemente, era solo uno slogan.

Roberto Formigoni (NCD) sul dietrofront del M5 Stelle, twitta: "Odore della sconfitta su Cirinnà sta procurando crisi isteriche gravi su gay, lesbiche, bi- transessuali e checche varie. Non è bello, poverini".  

Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria sul ddl Cirinnà: "Signora Cirinnà, arriverà anche il suo funerale. Glielo auguro il più lontano possibile, ma arriverà anche quello".

Maurizio Gasparri si scaglia contro Ikea che promuove iniziative sulle unioni civili: "Non comprerò più niente da Ikea e invito tutti a fare lo stesso! Siccome mi sono rimasti dei loro fazzoletti in casa, mi ci pulisco il sedere e li rimando usati ai capi dell'azienda. Così forse li mangeranno..."

Cleopatra, lunedì 08/02/2016


1 commento:

Ezzelino da Romano ha detto...

Grillo si conferma un cialtrone, Formigoni, Gasparri e Don Fanzaga nemmeno li si deve commentare.
Ed in cotanto deserto il putto fiorentino rischia di apparire un fior di statista.