Una voce possente, quella dell'artista irlandese Andrew Hozier Byrne, meglio conosciuto come Hozier, e una canzone bellissima e controversa, Take Me To Church, che ebbe un successo clamoroso: il brano, infatti, è stato il più ascoltato in streaming a livello globale su Spotify nel 2014, con 87 milioni di click, è arrivato in cima alle classifiche in diversi paesi, tra cui Austria, Belgio, Portogallo, Svezia e Svizzera, mentre ha raggiunto la seconda piazza nel paese natale di Hozier, l’Irlanda, e poi in Canada, Francia, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti.
Una canzone bellissima, abbiamo scritto, ma anche foriera di polemiche, visto i temi affrontati nelle liriche, che metaforicamente paragonano un amante alla religione.
“Portami in chiesa
Adorerò come un cane il santuario delle tue bugie
Ti racconterò i miei peccati e tu potrai affilare il tuo coltello
Offrimi quella morte immortale
Buon Dio, lascia che ti doni la mia vita”
Hozier compose il brano come reazione alla rottura con la sua fidanzata di allora, avendo in animo di scrivere una canzone sull’amore, che però avesse anche ulteriori implicazioni di natura etica, oltre che sentimentale. Fu lo stesso Hozier a spiegarlo in un’intervista all’Irish Time: "Ho scoperto che l'esperienza di innamorarsi o essere innamorati era una morte, la morte di tutto. In un certo senso ti guardi morire in un modo meraviglioso e sperimenti per un brevissimo istante – se ti vedi per un momento con gli occhi degli altri – che tutto ciò in cui credevi su te stesso se n'è andato, nel senso di morte e rinascita.”
Ma c’è di più. Hozier ha attirato ulteriore attenzione e polemiche grazie alla video clip del brano, diretta da Brendan Canty, che critica la repressione dei gay in Russia e l’approccio retrivo e conservatore della chiesa d’Irlanda nei confronti della sessualità. La Chiesa cattolica, secondo il songwriter, è un’organizzazione ipocrita e ferocemente reazionaria, sempre pronta a scagliarsi contro le minoranze sessuali.
Una presa di posizione esplicita e diretta, quella di Hozier, come appare evidente da una dichiarazione dell’epoca rilasciata alla rivista The Cut: "La sessualità e l'orientamento sessuale, indipendentemente da quale sia questo orientamento, sono semplicemente naturali. Un atto sessuale è una delle cose più umane che esista. Ma un'organizzazione come la Chiesa, ad esempio, attraverso la sua dottrina, minerebbe l'umanità insegnando che un diverso orientamento sessuale rispetto a quello etero è peccaminoso e offende Dio. La canzone significa affermare te stesso e rivendicare la tua umanità attraverso un atto d'amore."
Take Me To Church, che è stato il brano con la parola Church inserita nel titolo a raggiungere la posizione più alta nelle classifiche americane (la precedente era Church of the Poison Mind dei Culture Club nel 1983) fu scritta da Hozier al pianoforte, mentre la voce fu registrata alle tre di una mattinata di gennaio del 2013 utilizzando un laptop, e solo successivamente mixata alla melodia.
Pochi mesi dopo che Hozier pubblicò Take Me To Church, un'altra cantante irlandese, Sinéad O'Connor, inserì un brano con lo stesso titolo in quello che sarebbe stato il suo ultimo album in studio, I'm Not Bossy, I'm The Boss. Si era trattato di un caso, ovviamente, ma che evidenziava lo stretto legame fra due artisti capaci di andare controcorrente e di prendere, nella cattolicissima Irlanda, posizioni impopolari contro le istituzioni religiose. Qualche anno dopo, Hozier riconobbe pubblicamente quanto fosse stato ispirato dalla O’Connor: “Non credo che un musicista della mia generazione avrebbe mai avuto il coraggio di scrivere Take Me To Church sulla chiesa cattolica romana istituzionalizzata e sulla sua eredità in Irlanda, se non fosse stato per artisti come Sinéad".
Blackswan, lunedì 02/02/2025